comunicato stampa

Ischia – Due grandi occhi scuri ed un sorriso rassicurante ci guidano tra le sale maestose della Biblioteca isolana. Il nostro cicerone è la Direttrice Lucia Annicelli che ci racconta di non prediligere  la dicitura di direttrice per definire il suo ruolo, ma quella di mediatrice tra la biblioteca e gli utenti, mostrando sin dalle prime battute del nostro itinerario un’immagine non vanesia di sé  e  lasciando trapelare un approccio al lavoro non protagonistico.

Seguiamo con interesse e curiosità  la storia della biblioteca che affonda le sue radici nel 1940 e che nel 2001, dopo importanti lavori di ristrutturazione è stata riaperta ed è divenuta nel corso degli anni un vero e proprio centro propulsore di cultura a tutto tondo.  Le attività che costellano questo luogo di conservazione del sapere sono molteplici e variegate, questa  poliedricità ci consente di ascrivere al luogo il significato di spazio d’ espressione della cultura nel senso più ampio intesa, spazio attento alle esigenze peculiari degli utenti.  Nel solco del lavoro svolto negli passati, il significativo passaggio da semplice luogo a spazio è stato favorito dall’ampliamento dell’ apertura della biblioteca all’orario pomeridiano: da qualche mese per quattro giorni a settimana è possibile consultare, prendere in prestito e  leggere testi anche in orario pomeridiano. Questa è un’opportunità che specialmente i giovani hanno colto al volo: le sale dell’Antoniana accolgono diversi gruppi di studenti che specialmente in questo periodo di interrogazioni trovano uno spazio silenzioso dove poter studiare e confrontarsi con i loro coetani. Per i giovani studenti che invece sono alle porte dell’esame di maturità  è garantito il servizio Reference che permette di usufruire di un tutoraggio alla ricerca bibliografica ed alla metodologia della ricerca. Le scelte dei giovani, ci racconta la Direttrice, mostrano la realizzazione di un intento specifico: il riconoscimento della biblioteca come centro di aggregazione. Proseguiamo l’itinerario e l’attenzione viene catturata da alcune orme di piedini colorati: sono il segno di un corso di Caccia al Tesoro organizzato  in collaborazione con alcuni istituti scolastici del territorio e destinato ai bambini. Il percorso di caccia al tesoro infatti rappresenta il primo incontro di un percorso di scrittura e lettura creativa. Attraverso la formula del gioco i bimbi hanno  scoperto le sale e i servizi della biblioteca giungendo alla fine dell’avventuroso percorso ad avere la tessera d’iscrizione per il prestito dei testi. Si è scelta una modalità dinamica e divertente per far avvicinare i bambini al fondo librario: giochi di associazioni tra immagini e parole sono stati l’imput per spiegare il contenuto dei diversi scaffali. L’ottenimento della tessera è metaforicamente il bottino della caccia, ma ci racconta la Dott.ssa Lucia Annicelli, la finalità precipua è la trasmissione della  preziosità delle opportunità che la biblioteca offre. Tra le esperienze che rendono l’Antoniana un’opportunità d’espressione della cultura ad ampio respiro e che la testimoniano come spazio che è attento in maniera prioritaria le esigenze degli utenti è un ciclo di incontri di poesia, tenutosi qualche mese fa. L’intento dell’iniziativa era stato quello di accogliere l’individuo nella sua identità personale e favorire l’esperienza della lettura attraverso diverse forme d’arte. L’utente, afferma la Direttrice, è l’assoluto protagonista delle attività culturali e l’esperienza della lettura può essere declinata in molteplici modalità di espressione creativa che vanno dalla musica all’arte e alla rappresentazione teatrale. Ogni idea progettuale si concreta in approcci diversi a seconda del target e delle esigenze specifiche rilevate. L’analisi di bisogni è il filo rosso dei progetti realizzati e in cantiere. Con bisogni si intendono le esigenze vere e proprie e le aspettative dell’utenza che vengono rilevate anche attraverso un’azione di focus quotidiana: le persone che hanno usufruito dei servizi della biblioteca hanno la possibilità di comunicare attraverso un “libro” bianco dove annotare eventuali osservazioni. L’indagine sociale sul territorio è il punto di riferimento essenziale per l’acquisto dei testi, che saranno la voce delle aspettative dell’utenza e non avranno l’impronta personalistica del bibliotecario. La Dott.ssa ci dice di voler impreziosire le analisi sociali estendendole al mondo delle scuole e delle famiglie per avvicinarsi e mediare il più possibile con tutti i possibili destinatari. L’utenza turistica non è esente al coinvolgimento delle attività organizzate dall’Antoniana : diverse sono le iniziative pensate e realizzate per intrattenere gli ospiti dell’isola. Ricordiamo l’evento culturale svoltosi nello scorso natale: la Mostra Bibliografica del canonico e naturalista Francesco Iovene. Un evento volto alla conoscenza di una delle maggiori figure di spicco del panorama culturale. Estratti, tesi di laurea e un inedito risalente agli anni trenta hanno reso interessante la mostra che ha ospitato tanti visitatori. Proseguiamo il nostro itinerario ed arriviamo alla sala dedicata alla storia ed alla filosofia dove la biblioteca ospita il Centro informagiovani di Ischia, gestito dalla cooperativa sociale Kaìros. Secondo la Direttrice, l’informagiovani, in quanto realtà consolidata sul territorio, funge da traino per i giovani. Il Centro,  risponde in maniera efficace alle esigenze informative riguardanti l’orientamento scolastico, universitario ed al lavoro  e supplisce alle richieste che pervengono,  collaborando in maniera preziosa con la Biblioteca.  Un’altra valida collaborazione è stata sancita, già da anni, con il progetto Capsda che consente all’utenza di usufruire di un internet point gratuito.

Federica Iacono