Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa dei Vas Campania

La manovra finanziaria della Provincia per coprire la sua quota agli organizzatori della Coppa America è solo la punta dell’iceberg di una colossale spesa pubblica destinata alle preregate.  Il primo dato è, infatti, che ancora oggi NON si conosce la massa di questo iceberg, e cioè  quanto si spende e da dove vengono presi tali fondi. E’ una della domande di trasparenza che stiamo purtroppo inutilmente ponendo da tempo e a cui nessuno degli Enti interessati – Comune,  Provincia e Regione – ha dato né dà risposta. Col bando di gara di Bagnolifutura s.p.a cominciamo a capire qualcosa dell’immane sperpero, ma l’insieme resta ancora del oscuro e nebuloso,  forse neanche definito, pur già impegnandosi pubbliche risorse.  E’ indispensabile e urgente che, alla luce del sole, venga esposto il  quadro delle spese totali,  a quali capitoli dei Bilanci (Regionale e Comunale) esse vengano attribuite e, quindi, quali soggetti e bisogni sociali, culturali, produttivi  saranno sacrificati ! La decisione della Provincia è un esempio evidente del vuoto di programmazione e della improvvisazione  con cui si sta operando. Si sacrificano sia un bisogno generale fondamentale,  la prima necessità anche per la immagine che è quella della raccolta differenziata , sia i Comuni di Pozzuoli, di Ischia, di Capri, di Afragola, di Frattamaggiore, sottraendo loro fondi legati alla protezione civile, alla sicurezza, al miglioramento della viabilità.

Noi di VAS chiediamo l’annullamento della delibera della Provincia,  non solo per la differenziata ma per la intera manovra e siamo certi che anche i Sindaci e le Amministrazioni Comunali sacrificate si muoveranno in tale direzione!

Su tutto però domina sempre  la domanda di fondo: Napoli è città di mare ed ha sempre avuto storia marinara e pensare di fare di Napoli un importante riferimento internazionale velico è scelta saggia che va nell’interesse generale della Città.  Individuare per il futuro il riferimento logistico e territoriale di tale  prospettiva è scelta di grande rilevanza e lungimiranza. Sta di fatto, però che l’unico posto di tutto il litorale napoletano che sicuramente  non potrà divenire tale riferimento logistico e territoriale velico è proprio la colmata a mare  e lo spazio tra i due pontili di Bagnoli, per il semplice fatto che essi  non esisteranno più e diverranno linea di costa.  Allora, perché sperperare su tale sito immani risorse – con conseguenze anche ambientali  – e non riversarle per qualificare  un sito che abbia tutte le potenzialità per il futuro?

Per quanti sforzi di riflessione si possano fare,  non si riesce a dare risposta a tale domanda, a meno di pensare – ma non vorremmo farlo –  che il Sindaco e gli altri amministratori della Provincia e della Regione  non siano sinceri e che dell’area della colmata, dei due pontili  e della relativa costa si voglia fare la più lucrosa delle speculazioni e del sacco cementizio della Napoli di oggi.

Nicola Lamonica, Antonio D’Acunto, Ermete Ferraro

(Coordinamento VAS Campania)