Il presidente de Il Volo Ignazio Casatgliuolo

Dopo il pietoso svilimento delle istituzioni dello scorso Consiglio Comunale, un abbattimento inutile e nocivo per la collettività, sia da un punto di vista economico/finanziario sia soprattutto per la possibilità di risolvere qualche annoso e anch’esso pietoso problema di Forio e di Panza…abbandonata orami a se stessa. Aspetto la risposta alla richesta di chiarimenti per valutare, anche se ho la sensazione visto questo stucchevole blaterare che Forio tra poco sarà come Beirut! Non ho più parole! Di seguito la richiesta di chiarimenti dell’Ass. IL VOLO Al Sindaco del Comune di Forio e p.c. Al responsabile UTC del Comune di Forio Al Comando Vigili Urbani del Comune di Forio Al Presidente della Regione Campania Al Sub Commissario ad acta dott. Francesco Cassano loro sedi Forio, 08/11/2011 OGGETTO: chiarimento in merito alla procedura di demolizione riguardo l’immobile in loc. Fumerie (Panza), da esperire giorno 10 novembre 2011. L’Ass. IL VOLO, con riferimento a quanto in oggetto; premesso che a norma di riferimento è l’art. 31 del DPR 380/2001; detta norma prevede: • la competenza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale adingiungere la demolizione di opere edilizie realizzate in assenza del prescritto titolo abilitativo o in difformità dallo stesso (comma II); • per il caso di inottemperanza all’ordine di demolizione, l’acquisizione gratuita e di diritto al patrimonio comunale del bene realizzato in assenza di titolo abilitativo, dell’area su cui esso insiste e di quella necessaria alla realizzazione di opere analoghe a quelle non autorizzate nella misura massima di dieci volte la superficie abusiva (comma III); • un atto di accertamento dell’inottemperanza, notificato al proprietario responsabile dell’abuso valevole quale titolo per l’immissione nel possesso e per la trascrizione dell’acquisto nei Registri Immobiliari (comma IV); • l’obbligo del Comune di demolire l’opera così acquisita al proprio patrimonio, con imputazione delle spese a carico dei responsabili dell’abuso, salvo che, con delibera di Consiglio comunale, venga accertata la sussistenza di prevalenti interessi pubblici al mantenimento dell’intervento edilizio (co. V), restando l’immobile nel patrimonio del Comune in cui è entrato nei termini dianzi indicati. • Pertanto e per altrettanta chiarezza, l’acquisizione di diritto dell’opera abusiva al patrimonio del Comune, prevista dall’art. 31 DPR 380/2001 quale conseguenza dell’inerzia del proprietario che non adempia l’ordine di demolizione, non è procedura obbligatoria e necessitata, in quanto non concreta l’unico presupposto e condizione per la demolizione del manufatto abusivo ad opera del Comune (cfr. tra le altre Cass. Civ., sez. III sent. 22 settembre 2004 n. 42192), che può quindi avvenire indipendentemente dall’intervenuta acquisizione dell’area da parte del Comune o addirittura, così come un formato un indirizzo giurisprudenziale oggi consolidato che ha osservato, detta condizione addirittura impedirebbe, in molte situazioni, la demolizione d’ufficio; considerato che • dall’ormai remoto pronunciamento n. 345/1991 della Corte Costituzionale è pacifico che: “l’acquisizione gratuita dell’area non è una misura strumentale per consentire al Comune di eseguire la demolizione, né una sanzione accessoria di questa, ma costituisce una sanzione autonoma che consegue all’inottemperanza all’ingiunzione, abilitando poi il sindaco ad una scelta fra la demolizione di ufficio e la conservazione del bene”; • detto orientamento è stato, poi, fatto proprio e ribadito dalla più recente giurisprudenza amministrativa (cfr. ad esempio Tar Campania, sentenze 8998/2004 e 7301/2006). assunto che • il Comune, nell’ambito dei propri poteri di vigilanza sull’attività edilizia, di esercitare sempre, anche d’ufficio e su beni in proprietà di privati, poteri sanzionatori e funzioni ripristinatorie che nei singoli casi individuano con ragionevolezza qual’è l’interesse pubblico da tutelare e qual’è la più idonea modalità di esercizio di tale tutela; • il Comune di Forio ha da sempre penuria di uffici pubblici, scuole, asili etc., con particolare sofferenza proprio nella loc. Panza; chiede quali siano i motivi ostativi alla conservazione del bene nel prevalente interesse .