Comunicato stampa – Sergio Di Meglio definisce l’IMU illegale e propone una diffida.

Atto di diffida illegittimità della tassazione in particolare della prima casa  nel regime monetario attuale.

Al Sindaco del Comune

di……………………………….

ILLEGITTIMITÀ DELLA TASSAZIONE IN PARTICOLARE DELLA PRIMA CASA

NEL REGIME MONETARIO ATTUALE

 

DIFFIDA

 

E’ risaputo che mediante le tasse lo Stato ricava le risorse per assicurare il benessere della collettività e che quindi necessita della moneta anche per questo scopo, diamo per assodato quindi che si debbano pagare imposte e

tasse, tanto che non ci poniamo più la domanda sul perché esistano e né se perdurinoi motivi che le hanno determinato l’iniziale istituzione. Il problema è quindi se sussistano o persistano la necessità , le ragioni, IL DIRITTO…..

La Moneta è una istituzione pubblica, cioè di proprietà della Comunità in quanto ne crea e ne accetta il valore per convenzione e per reciproca fiducia, allora e solo allora potremo capire come le imposte e le tasse non hanno senso di esistere nella situazione monetaria contingente (dal 1992). Anche perché la moneta è essa stessa una “tassa” in quanto la funzione primaria è di far circolare, condividere e ridistribuire la ricchezza con tutti gli altri cittadini…. Adempimento che però da vari decenni non può più espletare perché la Sovranità monetaria, per emettere moneta ex nihilo, non è più nelle mani della Comunità NAZIONALE, precondizione per eventualmente e semmai, tassare i cittadini. La divaricazione logica è avvenuta nel momento in cui la Sovranità monetaria è stata trasferita incostituzionalmente a privati cittadini stranieri, la BCE, ai  quali lo Stato italiano ha delegato (senza interpellare i cittadini) un Diritto a spese della comunità nazionale ed europea, e invece di far circolare e condividere la ricchezza fra i cittadini, al contrario gliela sottrae.

Rammento e sottolineo che è la comunità (Stato) che deve emettere Moneta, esercitando la Sovranità monetaria, senza indebitarsi con altri soggetti perché è essa comunità dei cittadini (Stato) la creatrice del valore della Moneta e soltanto essa ne è la legittima proprietaria, e …. Quindi il popolo deve avere anche la sovranità monetaria che di quella politica è parte costitutiva ed essenziale in un sistema di vera democrazia in cui la moneta va dichiarata, sempre, di proprietà dei cittadini sin dal momento della sua emissione. E da evidenziare la rinuncia da parte dello Stato alla sovranità monetaria una “stranezza” che poteva trovare una valida giustificazione in altri tempi, quando la moneta aveva un proprio valore intrinseco perché costituita da pezzi coniati in metalli pregiati, o quando essa, pur rappresentata  da simboli cartacei, aveva tuttavia una copertura nelle riserve auree o argentee delle banche, non si vedono ragioni fondate e legittime, per le quali lo Stato debba richiedere ad un istituto bancario privato il mutuo, sempre oneroso, di banconote create dal nulla prive di ogni valore intrinseco, trasferendogli in tal modo anche il loro valore, il potere d’acquisto, e quindi anche la sovranità monetaria e la sovranità tutta in senso assoluto.Insomma il debito pubblico viene artificiosamente creato con la richiesta di denaro da parte dello Stato alla banca centrale (Bankitalia /BCE.

Questo porta al folle e perverso paradosso che più un’economia cresce, più ha bisogno di denaro cartaceo, o di altro supporto, per rappresentare il valore dei beni ed i servizi prodotti, e contemporaneamente più si indebita.Oggi la moneta risulta essere per la massima parte una semplice stampa tipografica o digitazione elettronica senza alcunché a garanzia, salvo il

controvalore costituito dal bene- servizio prodotto dal cittadino che si acquista con quella determinata quantità di “valuta – denaro – banconota” , che quindi, anche per questa ulteriore ragione, non può che essere di proprietà del cittadino e quindi della collettività.Come si comprende bene sulla base di quanto generalmente assodato e condiviso il valore alla moneta al momento della creazione (e sempre) era ed è proprietà del cittadino produttore e di conseguenza della collettività. A questa legittima e giusta rivoluzione e mutazione concettuale dei rapporti giuridici e comportamentali sulla Sovranità monetaria …… non seguì alcunché di contestuale e simmetrico nella revisione dei rapporti fra Stato le banche, il fisco ed il cittadino contribuente. Questa imposizione fiscale tuttora attuale, in vigore da sempre nel corso degli ultimi secoli in ogni parte del mondo civile aveva la sua motivazione ed un senso operativo nel vecchio corso delle monete quando queste erano esse stesse in metallo prezioso… o erano banconote di carta rappresentanti l’oro della riserva aurea dello Stato che rappresentavano la somma del valore che fino a quel momento non aveva contribuito alla solidarietà sociale …. Motivo per cui era giusto che chi deteneva quelle somme in denaro, su quelle somme, o in ciò che le somme avevano permesso in un determinato tempo di acquistare fosse in vario modo tassato.Ma quando a partire dal 15 agosto del 1971 è stato abolita (giustamente) la convertibilità in oro ….. e la moneta diventa in quello stesso istante invece semplice rappresentazione del valore che si riconosceva nel prodotto o nel servizio che il detentore della moneta andava ad “acquistare” le cose in merito alla tassazione avrebbero dovuto cambiare diametralmente. Infatti, come oggi ben sappiamo, per averne avuto successive e reiterate conferme ufficiali …. A) l’euro (moneta) è fin dalla sua emissione ed in eterno di proprietà della B.C.E. ….

B) e se come abbiamo visto …. Il valore non è nella banconota (euro) …. ma nel

bene, servizio, prodotto che si va ad acquistare (fin qui tutto perfettamente logico) ….

C) ne consegue che tutto il valore prodotto dall’individui, dalla collettività, dagli Stati…..viene integrato in eterno nella banconota (euro) (anche questo accettabile)…..

E) si verifica quello che è sanzionato da una miriade di articoli del codice civile e penale…. ed anche il più incredibile dei miracoli …. Ciò che è mio/nostro (IL VALORE PRODOTTO DEL NOSTRO LAVORO)…. l’euro lo integra in sé ed incredibilmente …. Meraviglia delle meraviglie quello che era il valore del nostro lavoro ……. diventa loro… IN ETERNO

D) per di più le banconote (euro), … da questa vengono emesse a debito degli Stati e dei cittadini…. il cosiddetto debito da signoraggio derivante dalla emissione della moneta stessa da parte della BCE …..

E) lo Stato sulla semplice e superficiale scorta di una legislazione tributaria antidiluviana risalente al periodo in cui ancora vigeva la convertibilità della moneta in oro (e quindi come visto aveva un senso e un supporto giuridico e di Diritto…) pretende, ora, in un contesto del tutto diverso, addirittura opposto, contro ogni logica, legittimità fondata, senso del Diritto…. Il pagamento di tasse (qualunque tassa) da noi cittadini che non siamo mai in nessun momento possessori del VALORE…. MA AL CONTRARIO SEMPRE E SOLTANTO “”POSSESSORI DEL DEBITO””

F) in definitiva tutta questa sequela di operazioni altro non è che un semplice trasferimento di ricchezza dal popolo ai banchieri.

G) Si è utilizzata l’autorità dello Stato, nello specifico la potestà impositiva esercitata sul popolo, come strumento per attuare una azione illecita, e quindi agire per rifondere un Debito pubblico artefatto illegalmente è già in sé atto di pirateria internazionale estorsiva e di rapina, e di assoluta rilevanza penale. Il debito pubblico è illegittimo, incostituzionale, fraudolento, nascendo dall’uso di questo potere monetario da parte di soggetti privati. Dal che ne consegue che gli atti, ad essa azione collegati, perdono il fondamento giuridico e la legittimità per esser fatti valere, e non trova

quindi giustificazione la potestà impositiva dello Stato e neppure quella delle amministrazioni periferiche a cui lo Stato la trasferisce, essendo viziato e contro legge il presupposto che la giustifica.

INSOMMA

Fino a quando è esistita la convertibilità e la moneta era emessa dalla banca d’Italia dello Stato era come possedere un appartamento ed era ““giusto”” pagarci le tasse …. Ma ora che siamo in regime di non convertibilità e soprattutto ora che noi paghiamo un “affitto” (INTERESSE) al PROPRIETARIO (la B.C.E.) e quindi è come se abitassimo in un appartamento in affitto… chi deve pagare le tasse l’inquilino o il proprietario??

Ma proprio per entrare fino alla radice dell’argomento in merito alle tasse sulla prima casa… che già per tutti i motivi esposti sopra NON E’ DOVUTA…. Addirittura si può fare riferimento all’art. 31 della costituzione che dice: La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.E cosa c’è di più “agevolante e provvidenziale” per la famiglia …. Se non una casa?? Come tu Stato metti nella carta di fondazione della tua Società (la COSTITUZIONE) una simile sensatissima affermazione…. E poi la smentisci nei fatti andando ad estorcere anche l’ultima stilla di sangue ai tuoi figli?????

Cosa dice ancora la Costituzione?

Art. 23 : < Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge (che deve essere compatibile con la costituzione).

Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

E la legge in merito? Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n. 23″Disposizioni in  materia di federalismo Fiscale Municipale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 23 marzo 2011. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76, 87, quinto comma, 117 e 119 della Costituzione; Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione» e, in particolare, gli  articoli 2, comma 2, 11, 12, 13,21 e 26; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 agosto 2010;Considerato che non è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza unificata ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281…

Ed ancora….Decreto-Legge 6 dicembre 2011, n. 201 – Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici . Approvato in via definitiva dal Senato il 22 dicembre 2011 …. Omissis …..Art. 10 … omissis ….. I Comuni possono disporre l’elevazione dell’importo della detrazione, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio. ….. omissis …. In base a quanto fin qui esposto, sulla base giuridica degli articoli della Costituzione citati, alle Leggi della Repubblica sopra richiamate ed altre qui omesse per minore inferenza e necessità di spazio, ma che del caso, saranno fatte valere nelle opportune sedi giudiziarie…. : “la tassa cosiddetta I. M. U. sulla prima casa e illegale, illegittima, incostituzionale ” Come ben si evince pure dalla legge istitutiva della “legge” che reintroduce la famigerata tassa I. C. I., aggravandola ancor più di prima, essa stessa legge 201/2011 prevede all’art. 10, comma 4, la possibilità di eliminarne i nefasti effetti mettendone in detrazione l’intera entità, salvo compensare altrimenti l’equilibrio del bilancio del Comune andando a recuperare altrimenti le mancate entrate.