Comunicato stampa – riceviamo e pubblichiamo- Il quotidiano Il Golfo ha deciso di dare battaglia perché i trasporti marittimi del Golfo di Napoli  si tramutino in servizi decenti e regolari, onde garantire ogni esigenza, a partire da quella dei pendolari e dell’approvvigionamento; e lo fa con l’arma delle petizione popolare ove richiama la necessità dell’adeguamento del piano orario, di una rinnovata qualità delle navi e dei servizi che esse offrono a partire dall’igiene di bordo e dai cessi, di tempi di percorrenza ridotti al minimo, della certezza delle partenze con l’eliminazione di incomprensibili soppressioni di corse e di linee, …. ; e non dimentica di evidenziare i disagi individuali ed i danni che si hanno sull’economia delle isole.

Tutte cose vere, che l’Autmare da tempo evidenzia anche nelle sedi istituzionali opportune, che, però, ad avviso della scrivente, sono realizzabili solo se inserite in una nuova filosofia ed un nuovo assetto del trasporto marittimo che diano diritti facendo giustizia degli accordi di cartello e delle politiche istituzionali di supporto ad essi. Una scelta di fondo, quindi, che – salvaguardati i diritti al minimo con l’impegno diretto del pubblico – crei le condizioni per un libero confronto di mercato, che tuteli il cittadino-utente nella sua quotidianità e garantisca condizioni di lavoro e di sviluppo. Ad avviso della scrivente Autmare, eliminata l’Agata – che a quanto pare ha sollevato la ribellione e l’interesse politico del Sindaco di Ischia – e lasciando il resto così com’è, casomai con qualche rattoppo razionalizzando l’esistente, non si risolve niente; si rinvia solo la partita ad altre drammatiche circostanze. La scelta da fare è quella di puntare, e subito, sulla corretta applicazione della Legge Quadro regionale, la numero 2/2003, e della normativa europea per la definizione dei servizi e la loro assegnazione, per la tutela della qualità e della sicurezza: cose che la petizione omette.

Ma c’è di più! la petizione è indirizzata ad Enti che nulla hanno a che vedere con chi è preposto alle decisioni da prendere (Garante della Concorrenza, Presidente della Repubblica, la Capitaneria di Porto di Napoli ) ed omettendo il dato politico rischia di fare solo del rumore senza ottenere nulla di sostanziale.

Il dato politico che evidenzierei  presenta un duplice aspetto: uno richiama il ruolo delle nostre istituzioni comunali ed in particolare  dei nostri Sindaci che sulla tematica nulla sanno esprimere in termine unitari e programmatici e neanche di contrasto lasciando libero spazio al fare regionale, non trascurando qualche occasionale esternazione per fini che nulla hanno a che vedere con il bene collettivo; l’altro aspetto riguarda la regione Campania con le sue articolazioni a partire dall’Ass. re ai Trasporti, dal ruolo della IV Commissione e del  Consiglio Regionale del tutto succube alle linee della Giunta che agisce incontrastata su tutto finanche sulla programmazione in contrasto con lo Statuto.

Tanto premesso, penso che l’iniziativa/ petizione de Il Golfo si presenti dal respiro corto e nulla di buono può produrre se non il possibile lancio elettorale di qualcuno che potrebbe utilizzare la problematica ed il Golfo per accreditarsi un futuro europeo. L’inganno di ieri già conosciuto, quello che ci ha portato alla drammatica situazione attuale nei trasporti marittimi, rischia di ripetersi oggi con uomini di casacca dal colore opposto e raccogliere firme su di un’iniziativa popolare, dai contenuti estremamente deboli e mal indirizzata, che verrebbe utilizzata per i soliti contatti improduttivi e servili di ogni inizio d’anno per non cambiare nulla, mi pare un esercizio del tutto inutile se non dannoso per i fini a cui pur essa vorrebbe tendere. Per cui noi Autmare non sosterremo la petizione! Nicola Lamonica