carmine 2Pubblichiamo la terza parte della relazione di Carmine Bernardo per la commissione di indagine su Ischia Ambiente. Sotto accusa finiscono i vertici della società, in modo particolare si parla della vicenda del posto fisso a Ciro Cenatiempo.

Bernardo scrive: “Non si può non stigmatizzare il comportamento dei componenti della società Ischia Ambiente, del Funzionario addetto al controllo analogo e del responsabile dei servizi finanziari che costantemente hanno adottato un comportamento fortemente ostativo ai lavori della commissione, non rimettendo i documenti richiesti, seppure più volte sollecitati, non aderendo agli inviti della commissione per l’audizione, non rispondendo per iscritto ai chiarimenti richiesti personalmente.

Tale comportamento omissivo è potuto accadere per l’atteggiamento del Sindaco che, seppure sollecitato più volte, si è limitato a formali lettere di invito, non adottando, in presenza di inadempienze, i provvedimenti pure indicati dalla commissione (sostituzione del consiglio di amministrazione, sostituzione del funzionario addetto al controllo analogo, provvedimenti disciplinari e quant’altro nei suoi poteri)

Tale comportamento del Sindaco, integra ad avviso dello scrivente il reato di cui all’art, 323 cp per aver impedito alla commissione di accertare le responsabilità nella gestione della società Ischia Ambiente per la quale il Consiglio Comunale di Ischia ha ritenuto di istituire la commissione di indagine.

Si chiede, pertanto, al consiglio comunale di inviare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli la presente relazione in uno agli atti della commissione. Identico, inoltro va inviato alla Procura presso la Corte dei Conti competente.

 

La presente relazione, pertanto, proprio a causa della carenza dei documenti messi a disposizione, è sicuramente parziale e non evidenzia con pienezza le numerose irregolarità ed illegittimità perpetrate nella società Ischia Ambiente spa.

 

3. Contratto

Con delibera del Commissario Straordinario del 27/04/2007 nr. 106 è stato affidato alla società “in house” Ischia Ambiente spa, per anni 5, il servizio di igiene urbana, manutenzione del verde pubblico e servizi cimiteriali.

L’affidamento prevede  come corrispettivo per i servizi svolti:

per i servizi di igiene urbana €  4.604.243,96 oltre iva 10%

per i servizi cimiteriali e di verde pubblico € 372.191,31 oltre iva

Lo schema di convenzione prevede all’art. 23 i modi di aggiornamento del canone ed all’art. 31 i servizi straordinari che possono essere richiesti dal Comune le cui altre spese sostenute andavano rimborsate.

In particolare l’art. 23 – Aggiornamento del canone prevede “ il canone di cui all’art. 3  verrà sottoposto a revisione con cadenza annuale, fermo restando che rimarrà invariato fino al 31/12/2007. Per tutto il periodo successivo, la società  trasmetterà al Comune, entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono le variazioni, al documentazione contabile riepilogativa delle eventuali variazioni di costo relative al personale, materiali e carburanti, maturate nell’anno appena trascorso, affinché il Comune possa formulare  le proprie osservazioni all’assemblea dei soci, che dovrà essere tenuta entro il 15 marzo e comunque non prima di trenta giorni della ricezione della documentazione. In assemblea le parti possono formulare le contestazioni sulle somme che non ritengano debbano incidere sulla revisione, mentre quelle sulle quali non vi è stata contestazione incidono per intero, purché eccedenti la misura del 5% sull’importo originario del canone, sull’aggiornamento di quanto dovuto ai sensi dell’art. 3. Il canone verrà adeguato sin da quando dovuto dal mese successivo a quello per il quale l’assemblea è stata convocata Qualora il Comune intendesse cedere in affidamento ulteriori servizi le parti si incontrano per definire e quantificare il canone aggiuntivo.

L’art. 31 – Servizi straordinari prevede “ La società avrà l’obbligo su richiesta del Comune, di impegnare in ogni momento e in ogni luogo del territorio comunale il proprio personale, i mezzi e le attrezzature necessarie al rapido disimpegno dei servizi contemplati dalla presente convenzione nel caso si verificassero esigenze di carattere straordinario  quale epidemie, allagamenti, incidenti ecc. In tal caso, le eventuali ulteriori spese saranno liquidate dietro presentazione di regolare documentata fattura”

 

La complessità dell’incarico conferito ha indotto la Commissione a seguire come metodo di lavoro l’analisi per annualità della attività di Ischia Ambiente.

1.Si può sicuramente affermare che la gestione dell’attività è stata effettuata ignorando totalmente il capitolato di appalto, approvato dal Commissario straordinario con i poteri del consiglio comunale. Ciò nella convinzione dei vertici di Ischia Ambiente di poter contare sul rimborso da parte del Comune a pie di lista dei costi sostenuti.

A prova di ciò  si segnala che il comune, a fronte di un canone contrattuale di €4.976.439,27,  ha riconosciuto alla società i sottoindicati importi

Anno 2008     € 5.355.671,00

Anno 2009     € 5.739.664,00

Anno 2010     € 5.801.126,00

Anno 2011      € 5.681.056,00

Anno 2012      € 5.475.578,00

Nei cinque anni di validità del contratto sono stati riconosciuti maggiori importi per € 3.170.899,00, pagati dai cittadini come Tarsu. Una gestione più attenta della società avrebbe consentito di poter ridurre il carico fiscale del detto importo, con conseguenti benefici al sistema produttivo locale.

I maggiori oneri riconosciuti sono stati oggetto di un’attenta verifica della Guardia di Finanza la quale nel suo processo verbale di contestazione del 28/11/2012 ha evidenziato che il riconoscimento dei maggiori costi, non trova riscontro in alcuna valida documentazione a supporto ed è effettuata in contrasto con ogni previsione contrattuale.

I tempi e i maggiori importi riconosciuti confortano la convinzione che questi siano stati fatti al solo scopo di evitare che la società chiudesse con una consistente perdita d’esercizio con i conseguenti riflessi di responsabilità sul consiglio di amministrazione e sul funzionario delegato al controllo analogo. In tal modo si è anche elusa la normativa in materia di società partecipate in perdita.

Solo a titolo di esempio si segnalano le vicissitudini che hanno interessato l’approvazione del bilancio anno 2009 Con verbale del consiglio di amministrazione del 30/03/2010 è stato approvato il bilancio con un utile di € 10.519,00. Su detto bilancio il revisore contabile ha espresso parere positivo con una nota di una pagina e mezza che, al di la di scontate affermazioni, dichiara in maniera generica che il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in maniera corretta la situazione contabile

Anche il collegio sindacale esprime. il suo parere favorevole con relazione del 16/04/2010.

Nelle more dell’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea il consiglio di amministrazione rimette in data 09/08/2010 nuovo bilancio al collegio sindacale con una perdita di € 76.480,00. Con il nuovo bilancio il fondo rischi  sul contenzioso viene incrementato. La perdita determina una riduzione del patrimonio netto da € 120.000,00 ad € 43.461,00 e quindi al di sotto del limite legale, con le conseguenze di cui all’art. 2447 c.c che impone o la ricostituzione del capitale nel minimo di legge, o la trasformazione, o la messa in liquidazione

Dalla relazione dei revisori dei conti si evincono numerosissimi rilievi a prova di una gestione problematica e deficitaria della società. Il collegio però, si limita solo ad una denuncia e, nel persistere delle anomalie evidenziate, nulla fa, venendo meno in tal modo ai doveri imposti dalla legge, come si dirà in seguito.

E’ da evidenziare che il bilancio è stato rimesso al collegio unicamente il 09/08/2010 ( domenica) e questi il giorno 12/08/2010 deposita la relazione datata 11/08/2010. I tempi di consegna del bilancio e di redazione e deposito della relazione del collegio appaiono quanto meno strani.

In sede di assemblea del 29/09/2010 il Presidente informa che il Comune di Ischia, con determina assunta il giorno prima, ha riconosciuto maggiori oneri alla società per l’espletamento del servizio e, in forza di tale maggior riconoscimento, il bilancio chiude con un utile di € 1.351,00.  Il collegio sindacale solo in sede di assemblea esprime parere favorevole al bilancio, mentre manca il parere del revisore contabile. Tale anomalia non è segnalata dal collegio dei revisori dei conti.

E’ da evidenziare, ancora una volta, che solo con i maggiori costi riconosciuti la società azzera la perdita e chiude con un utile simbolico di € 1.351,00, su un fatturato di € 5.739.664,00.

Ed ancora, nell’anno 2009 il Sindaco Giuseppe Ferrandino è candidato consigliere provinciale e riesce ad essere eletto per pochissimi voti rispetto al primo dei non eletti.

 

Sul piano dei costi è da evidenziare che i bilanci negli anni esprimono cifre assolutamente non in linea con le previsioni contrattuali con differenze spesso incomprensibili.

Ad esempio si segnala che per il costo del trasporto smaltimento rifiuti a fronte di una previsione contrattuale di € 800.000,00  la società iscrive a bilancio

Anno 2008 € 436.599,00

Anno 2009 € 275.754,00

Anno 2010 € 231.062,00

Anno 2011 € 558.480,00

Anno 2012 € 502.301,00

Non si riesce a comprendere le motivazioni che giustificano questa forte oscillazione di costi in presenza del quasi identico quantitativo di rifiuti raccolti e trasportati.

 

Il costo del personale presenta valori ampiamente superiori a quelli contrattuali, senza che vi sia mai stato un intervento degli organi di controllo e del responsabile del controllo analogo diretto a chiarire le ragioni ed a regolarizzare la situazione ( modifica contrattuale da proporre al consiglio)

Si segnala che a fronte di un  costo previsto in capitolato pari ad €2.701.955,00 la società iscrive a bilancio

Anno 2008 € 3.498.375,00

Anno 2009 € 3.375.154,00

Anno 2010 € 3.520.146,00

Anno 2011 € 3.375.031,00

Anno 2012 € 3.523.911,00

L’anno 2012 è stato quello in cui il costo del personale ha raggiunto il massimo livello. E’ da considerare che è l’anno in cui si sono tenute le elezioni amministrative nel Comune di Ischia per cui il sospetto che tale costo sia lievitato di ben 200.000 euro per ragioni elettoralistiche è più che fondato.

 

Non si può neanche ritenere che i costi sostenuti erano essenziali ed ineludibili per la esecuzione del servizio NU. Il Consiglio Comunale con delibera nr.3  del 01/02/2013  ha previsto che il servizio Nu andava effettuato sostenendo costi complessivi pari ad € 4.155.196,96 con oneri del personale pari ad € 2.580.294,00. I valori, ritenuti equi e congrui dal consiglio comunale, supportati dal parere favorevole dei vari dirigenti e tecnici, evidenziano in maniera palese e macroscopica la mala gestio che ha interessato la società Ischia Ambiente negli ultimi anni

 

4.Contenzioso lavoro

La Commissione aveva previsto di esaminare con compiutezza il vario contenzioso che ha interessato i lavoratori, per accertare i numerosi giudizi per mansioni superiori, che spesso hanno visto vincenti i dipendenti a danno di Ischia Ambiente. Si voleva verificare se vi fosse una commistione tra i responsabili della società o i loro riferimenti politici ed i dipendenti diretta a  creare le condizioni per il riconoscimento giudiziale delle mansioni superiori  o peggio ancora se in sede di giudizio vi fossero stati comportamenti accondiscendenti di dirigenti e dipendenti della società. Tutto allo scopo, ovviamente, di verificare eventuali responsabilità per i consistenti oneri conseguenti a tali giudizi. Purtroppo, la Commissione è stata impedita in tale lavoro per la mancata consegna da parte della società dei documenti richiesti e per l’atteggiamento del Sindaco che solo formalmente è intervenuto, evitando di assumere i provvedimenti conseguenziali in presenza delle dette omissioni. Si è potuto esaminare solo il caso emblematico dell’accoglimento del ricorso proposto da Ciro Cenatiempo per la trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.

Il sig. Ciro Cenatiempo svolgeva l’incarico di direttore a seguito della delibera del consiglio di amministrazione del 10/09/2007. con un compenso mensile di € 2.500,00,  come prestazione professionale.

In data 18/07/2009, anno delle elezioni provinciali che hanno interessato il Sindaco, il presidente pro tempore arch Silvano Arcamone, peraltro, anche responsabile delle attività di controllo sulla partecipata (controllo analogo), stipulava contratto di lavoro a tempo determinato  per il periodo dal 20/07/2009 al 19/01/2011 con inquadramento nel 8 livello quadro CCNL Federambiente . Nel contratto stipulato, nonostante il richiamo all’art. 1 del D.Lgs 368/2001, non vi era indicata in alcuna parte la motivazione che giustificasse la apposizione del termine.

Il sig. Cenatiempo Ciro nell’anno 2011 è ricorso al Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Napoli, sezione distaccata di Ischia, impugnando il contratto sottoscritto per la nullità del termine apposto e conseguente declaratoria che tra le parti era intervenuto un contratto a tempo indeterminato. Il ricorso è stato accolto con sentenza  nr. 5314/2013 del 27/02/2013 proprio per la mancanza di una motivazione che giustificasse l’apposizione del termine.

E’ esperienza comune, che la legge italiana prevede che nei contratti a termine a pena di nullità vanno indicate le motivazioni che giustifichino l’apposizione del termine.

Le responsabilità nella vicenda de quo sono palesi per l’arch. Arcamone per i seguenti motivi:

a) l’arch Arcamone, laureato e dirigente del Comune al quale era affidato il controllo analogo della società e che  è divenuto anche Presidente della società, non poteva non  conoscere la norma, che è il caso di ripeterlo e di comune esperienza;

b) la società Ischia Ambiente si avvaleva della consulenza del lavoro dello studio D’Aponte e Monda  per un compenso mensile di € 1.000,00 e ben poteva il Presidente far predisporre il contratto o sottoporre lo stesso allo studio legale;

c) non risulta svolta alcuna selezione per l’assunzione del Direttore tecnico

L’illegittimo contratto ha determinato un maggiore costo per la società di  oltre € 30.000,00 annui

Di tale fatto non si trova riscontro nei verbali del collegio sindacale ne dei revisori dei conti.

Non è da sottacere che l’arch Cenatiempo è stato candidato nelle elezioni del 2002 e 2007 per il rinnovo del Consiglio Comunale di Ischia in liste collegate al candidato Sindaco Giuseppe Ferrandino, poi risultato eletto

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