di LUCIANO VENIA – Quanto più rapido appare il mutamento che coinvolge e sommerge le società tanto più forte e solido, condiviso e saldo, deve essere il tesoro della identità culturale di un luogo e di un popolo attraverso cui fluisce la corrente del divenire della storia.
La Storia del luogo è una precondizione per ogni tipo di vita civile e per ogni forma di iniziativa politica.
Ecco perchè ho davvero apprezzato la decisione della Giunta Municipale di Ischia di intitolare a un grande Giornalista, Domenico Di Meglio una strada del paese.
Un ricordo e un omaggio doverosi.
Dobbiamo sentirci eredi di una storia unica che non fa salti, differenze, cesure e tutta intera appare come lo scorrere di un fiume.
Credo che si debba continuare su questa strada e ricordare gli uomini illustri e i grandi amministratori – anche di minoranza del passato.
Con questi pensieri chiedo al Sindaco di Ischia di attivarsi immediatamente per individuare forme e modi, sarebbe giusto pensare a intitolazioni di strade o spazi pubblici, dopo l’intitolazione dello stadio al Sindaco Enzo Mazzella, per rammemorare l’opera di due grandi Sindaci di Ischia del passato: l’Avv. Vincenzo Romolo e l’Avv. Umberto Di Meglio due persone con caratteristiche diverse, idee diverse ma identico amore per la nostra terra alla quale hanno donato ogni propria energia compiendo grandi sforzi in direzione dello sviluppo economico e del buon governo della comunità.
Sarà in altra occasione che vorrò o altri vorranno dettagliare i meriti dei Sindaci Romolo e Di Meglio.
Mi premeva qui rivolgere un appello a chi oggi amministra perchè si ritorni a una visione globale della storia, senza salti e senza amnesie, senza cesure e senza chiusure.
Con questi stessi intendimenti a mio avviso occorre pensare anche a un riconoscimento postumo di quegli amministratori che oggi non sono più tra noi e che si sono distinti per passione, intelligenza e servizio. Una idea semplcie ma simbolica: il conio di una medaglia d’oro ai consiglieri e assessori del passato.
Mi vengono in mente in nomi a me cari di Nino Scotti, Luca Scotti, Rino Cenatiempo, Nello Mazzella, Antonio Borriello, Salvatore Lucibello solo per citarne un primo drappello al quale unire tutti gli altri vissuti dal dopoguerra ad oggi.
Tra questi nomi figura anche il mio maestro di politica, Giovanni Balestriere, leader del Msi una persona straordinaria con una intelligenza intuitiva e una grande classe. Gli abbiamo voluto bene come abbiamo stimato i tanti altri sopra elencati.
Mi auguro che possa esserci presto questo momento di sacralizzazione dle passato dando lustro a chi lo ha meritato.
Luciano Venia