Con una nota al Presidente del Consiglio Comunale di Ischia, Gianluca Trani, il promotore della Iniziativa per il recupero e la valorizzazione della Foce Antica del Porto di Ischia, Luciano Venia, ha chiesto la iscrizione all’ordine del giorno dell’argomento Foce per la prossima seduta dell’assemblea cittadina. In particolare Venia sollecita ancora una volta lo svolgimento di appropriate indagini da parte degli uffici tecnici e amministrativi del Comune di Ischia e chiede la iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio nella prossima seduta dell’argomento: “Istituzione Commissione di Indagine sull’area della Bocca Vecchia e del canale della Foce del 1600 e della intera zona costiera dal camminamento del Faro fino alla Spiaggia degli Inglesi – determinazioni”. Luciano Venia sottolinea lo stato di incuria e di abbandono del sito naturalistico avente un grande valore paesaggistico ed ambientale ed un immenso valore culturale, atteso che prima dell’apertura della nuova canaletta per opera di Ferdinando II di Borbone nel 1854 il canale della Foce Antica serviva da accesso al lago poi aperto al mare col taglio dell’istmo sabbioso tra l’attuale area ex cantiere sulla riva destra e il Parco voluto dal Sindaco Vincenzo Romolo. L’invaso del cratere vulcanico presumibilmente formatosi in seguito a un cataclisma del III secolo avanti cristo rappresenta – spiega Luciano Venia – un unicum di bellezza incomparabile e va segnalato all’Unesco quale esempio di bene da tutelare. E’ del 28 ottobre 2015 la nuova richiesta di discussione in Consiglio Comunale della proposta di recupero, riqualificazione della Foce Antica del Porto. E’ assurdo che dopo reiterate sollecitazioni non si registri nessuna presa di posizione della classe politica su questa vicenda che a questo punto sembra nebbiosa con la percezione sgradevole di una cappa di silenzio. Esprimo una vibrata protesta – afferma Luciano Venia – per questo assurdo oblio e mi riservo ogni ulteriore iniziativa ai sensi di legge. Serve allora una urgente ed ampia discussione in Consiglio Comunale su questi argomenti anche per riassegnare all’ente comune l’autonomia decisionale in merito alla pianificazione territoriale come da statuto dell’ente locale e in base al dettato della Carta Costituzionale e del DLgs 267/2000 – spiega Luciano Venia – che chiede al Presidente Trani di potere intervenire direttamente in aula per illustrare in modo compiuto la proposta corredata da ragionamenti e riflessioni di ordine storico, urbanistico, ambientale e culturale anche mettendo in rilievo l’alto pregio di ingegneria idraulica dell’opera della Foce e denunciando lo stato di degrado e di incuria attuale. Venia ritiene urgente poi la predisposizione di tutti gli atti e i progetti finalizzati al recupero e alla valorizzazione del sito con la previa ricognizione ed il censimento, la catalogazione e l’indagine analitica di ogni atto, provvedimento, concessione, autorizzazione relativo alla intera zona del Porto di Ischia e delle sue pertinenze in chiave diacronica e sincronica procedendo ai sensi dei codici civili e penali, della navigazione e dei codici amministrativi anche in relazione ad eventuali profili di illiceità, illegittimità, nullità ed annullabilità di atti e provvedimenti come per legge con l’attuazione di tutti i provvedimenti eventualmente giacenti presso codesta amministrazione o in via di definizione relativi all’area.  Ogni giorno che passa potrebbe risultare più difficile recuperare questo bene comune alla fruizione pubblica mentre la mutata coscienza. Credo che questa Iniziativa per il recupero della Foce alla cittadinanza debba colorarsi di sempre più ampie e forti attività poiché lo stesso Codice del Paesaggio e dei Beni culturali offre oggi definizioni, strumenti ed obblighi di tutela a tutti gli enti interessati. Per quanto ci riguarda dice Luciano Venia non mancheremo di dare luogo a clamorose iniziative di sensibilizzazione e di propulsione presso enti a tutti i livelli poiché la nostra coscienza ci spinge a non deflettere da questo obiettivo primario di valorizzazione di un sito dal valore ambientale e culturale realmente universale.”