Tratto dalla newsletter del sito di Gianluca Trani
http://www.gianlucatrani.it/
Gianluca Trani scrive : “È difficile riuscire a mantenere la mente libera dall’angoscia mentre la terra continua a tremare sul centro Italia colpito dal freddo e piegato dalla neve. Mente scrivo i soccorritori scavano tra le macerie dell’Hotel Rigopiano colpito dalla valanga, i sopravvissuti che riemergono dalla neve stringono il cuore e ci danno la speranza. Ci ricordano quanto sia importante il lavoro dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, una grande forza del nostro paese. Il mio cordoglio e la mia solidarietà va alle persone colpite da questa immane tragedia. Tali drammi ci ricordano quanto sia importante non mostrarsi mai impreparati di fronte alle avversità che ci può riservare la vita. Ed essere preparati significa sapersi organizzare, costruire in vista delle difficoltà, con senso pratico, per il bene di tutti.
Dopo aver letto l’intervista che Matteo Renzi ha rilasciato ad Ezio Mauro per Repubblica sono ancora più convinto che guardare al futuro, come ha provato a fare l’ex presidente del consiglio, sia essenziale per cambiare il paese. Un paese che ha bisogno di una scossa.
Di idee nuove portate avanti da facce nuove.
È la sua missione e la condivido. L’esito del Referendum Costituzionale non scalfisce quanto di buono è stato fatto, credo anzi che possa essere un ottimo punto di partenza per ricominciare a fare il bene del paese con la consapevolezza di conoscere adesso quali errori non vanno più commessi.
Intanto a Ischia i problemi non mancano e iniziano al di là del mare. La soppressione della navetta che unisce il Molo Beverello alla calata Porta di Massa dovrebbe metterci tutti in allarme e farci riflettere. Per riappropriarci di quanto ci spetta è importante iniziare a dialogare con le autorità portuali, far loro capire le difficoltà, i disagi che tale decisione porterà agli ischitani. Guardo alla soppressione e penso agli anziani, alle famiglie che tornano da Napoli con i propri bambini, alle persone che devono andare in terraferma per curarsi. Come si può pretendere che questi ischitani possano fare a piedi il lungo tratto che separa i due attracchi? Non lo possiamo accettare.
Se le autorità portuali non vorranno ascoltarci dobbiamo essere pronti a scendere in piazza. Trovo poi inutili i discorsi dell’amministrazione ischitana sull’argomento. Sono parole vuote. Arrivano tardi. Vogliono che le cose si aggiustino quando sono già rotte, accodandosi alle lamentele dei cittadini e questo non è un buon amministrare.
Ma veniamo ai problemi del territorio. In questi giorni a Ischia è stata data dimostrazione di come un’amministrazione immobile crei enormi disagi ai cittadini. In settimana lo scorrimento delle automobili sulla sopraelevata è fluito a passo d’uomo. Nelle ore di punta la zona dei Pilastri era un inferno di macchine. Il centro dell’isola praticamente impossibile da raggiungere.
Un vero e proprio martirio per chi a Ischia si muove in auto. Il disagio è il risultato dei lavori alle griglie di via Iasolino. I lavori andavano fatti, ci mancherebbe, ma è incredibile che una strada così importante per il traffico ischitano sia stata chiusa senza una coordinazione con i vigili urbani. A Ischia è regnato il caos per tutta la settimana. Chiare le responsabilità del disagio. A Ischia ci sono molte auto e paralizzare il traffico è un attimo. Se si chiude una strada principale si creerà il caos come in una metropoli. È matematico. C’è poco spazio alle interpretazioni. Perché non è stato allestito un piano traffico adeguato per fronteggiare l’emergenza?
La mia impressione, che poi condividono tanti ischitani che sono rimasti imbottigliati nel traffico, è che tutto sia stato lasciato al caso, che niente di concreto sia stato fatto per impedire i lunghi incolonnamenti.
E Ischia, non può essere lasciata al caso, ma ha bisogno di essere amministrata in maniera intelligente, propositiva con progetti a lungo termine che ci facciano crescere.
Dobbiamo sapere sin da subito qual è il destino della nostra isola, analizzare le criticità per evitare che la comunità vada alla deriva. In un momento così delicato non ci è concesso. Progettualità, a lungo termine, almeno per i prossimi 20 anni, è questo che serve all’isola.
È per questo che saluto con moderato entusiasmo la conferma dei finanziamenti per la progettazione dei ripascimenti delle nostre spiagge che il governatore Vincenzo De Luca ha approvato e che daranno nuova vita ai litorali. Sono questi progetti a lungo termine che possono dare all’isola il giusto slancio per crescere ed essere punto di riferimento per il mercato turistico. Bisogna fare attenzione, però, a come sfruttare questa occasione. Ho visto, da vicino, che chi oggi è chiamato ad assumere queste scelte, non è in grado di garantire vista lunga e prospettiva. Un’occasione da non perdere”.