Il porto di Ischia è qualcosa di più di un bacino portuale: è il biglietto da visita che presentiamo ai turisti. Finalmente ci siamo liberati dai mostri di ferro e ruggine che lo ingabbiava, ma corriamo di nuovo il rischio di rovinare tutto.
È per questo che esprimo solidarietà agli amici del Comitato “Porto Salvo”, si sono sempre battuti per avere un porto libero da mostruosità. Stanno continuando a farlo con un ricorso al Tar contro il Comune, Soprintendenza e Regione in modo da contrastare la colata di mille metri cubi di cemento sul pontile numero 2, necessari per costruire il nuovo Terminal. Una struttura che non piace a nessuno.
Sono contento che il Sindaco, adesso, voglia fare marcia indietro, ma come si dimenticano questi ultimi anni di immobilismo? C’è stato un lassismo spaventoso. Ci si è mossi troppo lentamente facendo diventare il Porto un monumento all’abbandono. Abbandonati sono stati anche i viaggiatori del mare. Questa amministrazione non ha mai assistito quanti hanno protestato per le condizioni in cui bisogna attendere l’arrivo dell’aliscafo, sul Pontile 2, ancora oggi, non c’è riparo dal vento o dalla pioggia. Un problema mai affrontato con determinazione.
Eppure tante altre volte la grinta non è mancata. Il Comune di Ischia interloquisce bene con l’ufficio demanio quando c’è da organizzare feste o risolvere problemi che facciano contento l’amministratore di turno. Così non va bene, questo non è un buon amministrare. Serve una visione d’insieme, argomentazione politica complessiva, non di certo una interlocuzione a corrente alternata con gli enti superiori che soddisfano solo le voglie dell’assessore di turno. Un problema che non riguarda solo i pontili.
Piscina e Palazzetto
Pochi giorni fa un ragazzo che stava facendo ginnastica al palazzetto dello Sport “Federica Taglialatela” è scivolato. Ha perso l’equilibrio a causa della condensa che puntualmente si forma sul pavimento e si è procurato una frattura. Con la preoccupazione che solo un genitore può provare, spero che lo studente della “Scotti” stia recuperando dall’infortunio, augurandogli una pronta guarigione. Non è mia intenzione strumentalizzare politicamente l’accaduto, ma questo incidente ha la necessità di essere affrontato. C’è in gioco la salute dei nostri ragazzi. Non è ammissibile affidarli alle scuole che, loro malgrado, non possono garantirne l’incolumità. Da padre e in qualità di Presidente del Consiglio del Comune di Ischia credo che sia giunto il momento che l’amministrazione la smetta di nascondere la testa sotto la sabbia e che faccia chiarezza una volta per tutte sulle condizioni dei lavori del palazzetto dello Sport e della Piscina Comunale.
È una faccenda che non può essere affrontata con superficialità. Sono luoghi che ospitano le attività dei nostri ragazzi ed è necessario garantire sicurezza. Il problema della condensa sul parquet del “Taglialatela”è tutt’altro che risolto. Cosa stanno facendo in Municipio? L’amministrazione deve assumere le responsabilità che le spettano e fare il proprio dovere, e cioè decidere per risolvere. Ciò non sta avvenendo, è sotto gli occhi di tutti.
Ischia km zero
Mercoledì pomeriggio andrò al municipio di Serrara Fontana. C’è la presentazione di “Ischia Km 0”, la bella iniziativa nata dal sindaco Rosario Caruso che ha la nobile intenzione di riscoprire il patrimonio agricolo del Comune e dell’intera isola. Vi partecipo con entusiasmo perché la trovo un’ottima occasione per rilanciare il marchio Ischia attraverso le ricchezze della nostra terra. Sono convinto che questa sia la strada giusta per valorizzare l’economia isolana e cominciare a fare sistema. Un modo sano di offrire un prodotto di qualità.Con la speranza che anche i frutti della terra di Ischia diventino un altro motivo per far conoscere l’isola nel mondo.
Sanità, Protesta del Cudas
Venerdì mattina il Cudas ha organizzato un sit in di protesta a Ischia, presso il Distretto sanitario 36, la vecchia maternità. Vi parteciperò innanzitutto come cittadino perchè sulla Sanità è importante che gli isolani stiano in guardia, impensabile giocare con la Salute. È necessario che Ischia ottenga quanto prima il riconoscimento di zona disagiata.