Barano d’ISCHIA – Una vicenda incredibile. Sul quotidiano il Golfo era esploso il caso Sergio Buono, che in violazione al Tuel (Dispositivo dell’art. 78 Testo Unico degli Enti Locali. Art.77 comma 2) e alle indicazioni Anac, aveva dato l’ incarico con la delibera di Giunta n. 25 del 14.3.2017 alla cugina avv. Annalisa Mazzella. Successivamente la Giunta, senza Sergio Buono, con delibera n. 41 del 4/4/2017, revocava la delibera n.25/2017 parlando di un “mero errore” per il quale l’assessore Ing. Sergio Buono, legato da rapporto di parentela entro quarto grado con l’avv. Mazzella, non si era astenuto dalla votazione. Incredibilmente, con delibera di G.M. n. 42 dello stesso giorno del 4/4/2017, si riconfermava l’incarico all’avv. Annalisa Mazzella. Dalla delibera n. 43 del giorno 11/04/2017 si apprende che
“l’avv. Mazzella con nota n. 2375 del 4/4/2017 ha protocollato la propria rinuncia all’incarico restituendo gli atti ricevuti, non accettando pertanto il nuovo incarico Conferitole”.
(Chissà come mai la cugina ha rinunciato. Visto che aveva accettato altri incarichi conferiti dall’ente baranese)…
Così la giunta, in data 11 aprile, ha deciso di “ trasmettere la presente deliberazione al Responsabile del servizio amministrativo/legale per la predisposizione di apposito atto di conferimento di incarico”.
Una vicenda kafkiana. L’assessore Sergio Buono, anche se le delibere sono state revocate e la cugina ha rinunciato, ha comunque violato il Tuel e le indicazioni dell’Anac, che raccomanda di non discutere e votare le delibere per i parenti fino al quarto grado.
Dunque, resta un dubbio. Infatti, se i componenti della giunta abbiano commesso o meno un reato contro la pubblica amministrazione, potrà stabilirlo solo il Magistrato.