Liberamente tratto da facebook

Servizio di Gennaro Savio

Lo scempio ambientale e l’assordante silenzio del sindaco – dopo lo sversamento a mare di acqua marrone avvenuto nei giorni scorsi, a Ischia ponte, presso il cantiere per la realizzazione del parcheggio della siena si susseguono i sopralluoghi istituzionali e il sindaco Enzo Ferrandino, a cui chiedevamo rassicurazioni in merito, ha preferito non rispondere alle nostre domande… di Gennaro Savio* Continua a tenere banco sui social network e nel paese, l’accesa discussione sullo scempio ambientale in corso d’opera all’ingresso di Ischia Ponte dove, al posto della verdeggiante vigna secolare della Siena, si sta realizzando un parcheggio multipiano. In corso di realizzazione da circa sei anni, solo a seguito della nascita del comitato popolare “Salviamo Ischia Ponte” che chiede la perentoria chiusura del cantiere per settembre, mese in cui scadono le concessioni rilasciate al privato, in questi giorni i lavori sono ripresi a pieno regime. Con un incidente di percorso di non poco conto registratosi nella mattinata di venerdì 8 marzo 2019. Lo sversamento a mare di acqua di colore marrone che oltre ad indignare gli isolani, ha fatto si che l’attenzione sul cantiere fosse massima. E non a caso in questi giorni c’è stato più di un sopralluogo. L’ultimo si è tenuto oggi pomeriggio e alla Siena, oltre ai rappresentanti della Capitaneria, erano presenti anche l’assessore Paolo Ferrandino e il sindaco Enzo Ferrandino. Al Primo cittadino, che sino a qualche tempo fa per sfuggire alle responsabilità politiche a riguardo dello scempio ambientale in atto diceva che alla Siena si stava realizzando un’opera privata, abbiamo chiesto di farci il punto della situazione, ma non c’è stato nulla da fare. Alle nostre domande non ha voluto rispondere, neppure quando provocatoriamente gli abbiamo fatto notare che mentre ad una battuta di cattivo gusto apparsa sul profilo del Comitato ischiapontese aveva dedicato un apposito post su FaceBook, sullo scempio in atto alla Siena da sei anni e di cui, assieme agli ex amministratori comunali, porta sulle spalle parte delle responsabilità politiche ed amministrative, sui social network non ha scritto un solo rigo: da non credere! “Non ti voglio rendere dichiarazioni”, ha ripetuto più volte e quando gli abbiamo chiesto il perché, il sindaco ha risposto: “Oggi non ti voglio rendere dichiarazioni perché siamo in libertà”. Nei giorni scorsi avevamo pubblicamente chiesto ad Enzo Ferrandino di fare chiarezza su quanto stesse accadendo alla Siena e stasera abbiamo sperato che potesse farlo davanti alla nostra telecamera. Ma niente da fare. Non condividiamo il silenzio del sindaco, che è un silenzio assordante verso la collettività, ma da persone corrette quali siamo rispettiamo la sua volontà. Ora, però, ci aspettiamo che faccia finalmente chiarezza pubblicamente, almeno con un post su FaceBook così come ha fatto per la storiella della ciambella. Lo deve a tutta la cittadinanza isolana. Per quanto concerne il prosieguo dei lavori, tutti si augurano che a settembre siano terminati, ma se per la loro conclusione il prezzo da pagare è un reiterato scempio ambientale, e allora si ripristini immediatamente lo stato dei luoghi. E questo può pretenderlo ed ottenerlo solo l’amministrazione comunale con a capo il sindaco Enzo Ferrandino. *Dirigente del PCIM-L