Ischia – Dopo due giorni di discussione la maggioranza ha approvato il bilancio di previsione 2010 che accentua l’esposizione debitoria del Comune d’Ischia per decine di milioni di euro, il documento approvato è la semplice copia del bilancio dell’anno precedente con tutti i limiti ed i problemi. La previsione di bilancio vede finanziare le spese di investimento ancora una volta con tanto fumo e poca sostanza. Le opere pubbliche più importanti previste per il 2010, in molti casi non hanno ancora ottenuto il finanziamento, infatti nell’annualità 2010 del piano pluriennale delle opere pubbliche sono inserite anche le opere non finanziate.

Bocciati gli emendamenti presentati dall’opposizione che andavano nella direzione della razionalizzazione delle spese e puntavano a raddrizzare un bilancio amorfo e non utile alla crescita del paese. La pressione fiscale rimane ancora alta, il sindaco non ha ridotto la tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. La maggioranza sta vendendo il patrimonio comunale, oggi con il federalismo fiscale e con i tagli dei trasferimenti agli enti locali è fondamentale far “fruttare” al meglio il patrimonio comunale, il comune di Ischia ad oggi non è dotato di un inventario dei beni immobili. Le vendite degli stabili sono dettate dalla disperazione di chi non sa governare il paese ma è bravo solo nella gestione.

Il piano pluriennale delle opere pubbliche per l’annualità 2010 non è altro che il trascinamento  di quelle previste nel 2009, più che un piano è “il libro dei sogni”.

Sulle partecipate la situazione è critica e l’amministrazione non ha tenuto conto delle disposizioni previste dal legislatore.

Per la questione debiti fuori bilancio l’amministrazione non riesce a fronteggiare il problema. Nel bilancio in discussione è stato appostato un generico e omnicomprensivo “fondo” e dal bilancio non si evince un vincolo specifico per tale fondo.

Per la manutenzione delle scuole, delle strade e delle pinete c’è poca cosa.

Come sempre si finanziano le feste e festicciole ma non vi è nulla per la programmazione turistica, infatti a fronte della crisi economica l’amministrazione fa molte chiacchiere e pochi fatti, continua a non mettere a disposizione risorse economiche e fa solo inutili proclami.

Il bilancio di previsione non punta alla programmazione, alla ripresa degli investimenti, alla lotta agli sprechi, allo sviluppo e alla coesione sociale.

CIRO FERRANDINO

CONSIGLIERE COMUNALE

ISCHIA NUOVA