Il comune d’Ischia con l’amministrazione di Giosi Ferrandino sta vivendo il suo peggior momento politico ed amministrativo, nessuna amministrazione ha fatto peggio. Il sindaco vuole mantenere l’amministrazione in una perenne crisi politica ed amministrativa per poter galleggiare e gestire tutto personalmente. L’atteggiamento del sindaco porta a non amministrare il nostro comune ma solo ad una mera gestione del potere che sta facendo sprofondare il paese in una grave crisi economica e sociale. Basta guardare quello che sta avvenendo in merito ai fatti più importanti e a cui l’amministrazione e il sindaco Giosi Ferrandino dovevano dare una risposta sul piano amministrativo.

Le terme comunali hanno riaperto senza mettere in atto una campagna promozionale e non si pensa al futuro, in particolare il bando pubblico per cedere la gestione si è risolto in un semplice adempimento amministrativo.

Sulle aziende partecipate si fanno tante chiacchiere ma la soluzione dei problemi viene sempre ritardata per incapacità  del sindaco. Ad esempio ancora non è stato approvato il bilancio di Ischia Risorsa Mare.

La questione Montevezzi fino ad ora solo ciarle per coprire l’incapacità  di fronte a chi ha perso i familiari, chi ha perso la casa, chi sta soffrendo. Dopo oltre tre anni il sindaco continua a vendere fumo e oltre all’impegno del Presidente del Consiglio Comunale Isidoro Di Meglio nessuno in amministrazione pensa al problema, troppo poco.

Per il turismo si propone di fare le solite feste e festicciole, ma di fatti concreti non vi è nulla, sulla materia si naviga a vista. Si è risposto alle affermazione di Bertolaso sulla questione Epomeo con pressappochismo. Anzi la voglia di protagonismo di qualche membro della giunta comunale ha buttato benzina sul fuoco, in molti casi bisognerebbe tacere.

Del cartellone degli eventi non si sa nulla, l’importante è buttare i soldi dei nostri cittadini (con l’assessore al turismo Luciano Bazzoli il cartellone degli eventi era pronto già a dicembre!). Infatti solo il 23 giugno 2010?! la giunta comunale con delibera n. 145 ha in concreto affrontato la questione “Programma Manifestazioni stagione turistica 2010”. Il 23 giugno significa metà stagione turistica (chi doveva scegliere la vacanza lo ha già fatto!) e testimonia mancanza di ratio nel fare le cose, significa incapacità a dilatare la stagione turistica, ora praticamente limitata al periodo balneare. Giosi Ferrandino e l’assessore al turismo pensano che la promozione sia elargire solo sovvenzioni a manifestazioni che cadono in piena alta stagione: che delusione.

Intanto i mesi di aprile, di maggio e di giugno sono stati tragici in termini di presenze: i danni si vedranno questo inverno.

Il piano traffico è un sogno, non esiste, oltre quaranta vigili stagionali ridotti a svolgere il ruolo di transenne viventi o guardiani di pilomat. Ci troviamo con un piano traffico fermo alla fine degli anni settanta. Dobbiamo accontentarci dei pilomat, sistema di prima generazione obsoleto anche nei paesi in via di sviluppo. Siamo nel caos totale.

Dell’edilizia scolastica non vi è più traccia, non si parla più del secondo lotto della Rodari e della scuola a Campagnano (anche la manutenzione ordinaria dei plessi scolastici è inesistente).

Le pinete sono completamente trascurate con i giochi destinati ai bambini in molti casi divelti e pericolosi.

Finita la sistemazione delle fioriere e la scelta del colore dei gerani è notte fonda: anche le fioriere iniziano a perdere pezzi. In verità si è nascosta la polvere sotto il tappeto. Basta andare a Ischia Ponte, via Francesco Buonocore e le vicine traverse da poco sistemate: regna l’anarchia più profonda.

Le frequentatissime Via Champault e Piazzetta Alfred Rittmann versano in condizioni pessime con buche in ogni punto che rendono la zona pericolosissima per i pedoni e con erbacce cresciute in ogni angolo.

Le zone periferiche continuano a vivere in un abbandono profondo, vedi Campagnano, via Nuova dei Conti, via Quercia. La zona di via svincolo porto sembra la periferia estrema di Napoli.

La posa dell’asfalto si è ridotta ad una serie di “rappezzi” che non servono a nulla, non risolvono i problemi.

Le zone S. Antuono, San Michele e Pilastri completamente abbandonate per non parlare poi della zona dell’Arenella dove l’asfalto collocato l’anno scorso sta cedendo.

Sul territorio vi sono cumuli di spazzatura in ogni angolo e le strade sono sporche.

Il comune sta vivendo una forte crisi economica e finanziaria con spreco di denaro dei nostri concittadini. Anche gli adempimenti dovuti come il riconoscimento dei debiti fuori bilancio non vengono eseguiti rispettando la normativa in materia e le consolidate indicazioni della corte dei conti. La prossima amministrazione se la vedrà nera.  Il bilancio di previsione da atto politico fondamentale per la “vita” del comune si è risolto in atto burocratico senza cuore, una semplice copia del bilancio 2009. Il patrimonio comunale non viene valorizzato ma venduto per far fronte ai debiti scaturiti dal modo pessimo di amministrare.

La Biblioteca Antoniana ha rappresentato negli anni il crogiuolo della cultura. La Direttrice Prof.ssa Lina D’Onofrio era il punto di riferimento per tante iniziative e incarnava l’anima e il cuore della biblioteca, di fronte alla quale bisognava che il sindaco fermasse per una volta la pratica dello Spoil Sistem, ma Giosi Ferrandino che incarna l’arroganza pura ha messo in atto il suo piano con freddezza e distacco. Ma le tante voci autorevoli che si sono levate ad esprimere solidarietà e riconoscimento alla Direttrice Lina D’Onofrio testimoniano ancora una volta che la scelta dell’ex sindaco di Casamicciola  è stata infelice …

Oggi da quello che si sente dire in giro questa amministrazione sa solo manifestare un’arroganza senza limiti. Alcuni amministratori credono di essere i padroni del paese.

Nei cittadini questa amministrazione rappresenta il passato, la nostra capacità sarà quella di proporre un programma serio portato avanti con umiltà.

Giosi Ferrandino e compagni dovrebbero forse capire che è il tempo di togliere il disturbo e non continuare ad arrecare danni al paese con questo modo di amministrare.

Oggi questa amministrazione non è più legittimata ad amministrare, minoranza nel paese dopo i vari test elettorali e sostenuta da una maggioranza consiliare diversa da quella uscita dalle urne nel maggio 2007. L’amministrazione  rappresenta una perdita di tempo per il paese e una umiliazione agli stessi componenti.

Oggi, nel paese, intorno al sindaco Giosi Ferrandino e la sua maggioranza c’è solo delusione, indifferenza ed ostilità. Non è critica solo l’opposizione ma anche i lavoratori, gli imprenditori, i professionisti e i cittadini tutti.

Con Giosi Ferrandino il comune di Ischia si è mostrato non utile per lo sviluppo economico, lontano e sordo alle istanze dei cittadini, Giosi Ferrandino e la sua corte dei miracoli non rappresentano più nessuno.

Si spera nella riflessione di quei consiglieri che ritengono di interpretare un’altra cultura amministrativa rispetto a quella di Giosi Ferrandino che incarna il modello dell’uomo solo al comando.

Ischia, 12 luglio 2010

CIRO FERRANDINO

CONSIGLIERE COMUNALE

ISCHIA NUOVA