Ischia – Non c’è pace per il centrodestra. Il PDL è allo sbando totale. Luigi Mattera, volendosi imporre come sindaco ad ogni costo, sta lacerando il partito ischitano. Il pidiellino si vanterebbe di aver avuto, a suo tempo, consistenti promesse da De Siano e Cesaro, il presidente della Provincia. Adesso entrambi non possono non prendere atto di quanto non sia condivisa questa ipotetica scelta. Infatti, il consigliere sta, incautamente, premendo il piede sull’acceleratore creando il caos in tutto il Pdl ischitano. Così quasi tutti nel centrodestra ischitano, come Giuseppe Di Meglio, Paolo Ferrandino e Iannotta, si sarebbero rivoltati contro. Uno sfascio politico completo determinato dai leader “minimi” del PdL ischitano: Mattera e l’avv. “Pettorino”, lo stratega di fantapolitica, che, di fatto, con le sue idee ha arrostito come un pollo Mattera e le sue ambizioni. Adesso anche la base insorge contro questa, che potrebbe essere un’eventuale candidatura destinata non solo a perdere ma anche a distruggere un intero schieramento politico.

Marco Renardi, militante storico prima di Forza Italia e adesso del PdL, insorge: “Non si condividono nè i metodi né il sistema adottato nella scelta di questa eventuale candidatura. A noi della base non risulta nessuna investitura ufficiale del dottore da parte del Popolo della libertà ischitano. Questa è solo una fuga in avanti di chi si è auto proclamato candidato sindaco. Se è vero quanto si dice, è veramente preoccupante, perché sentiamo vociferare che si fanno liste eppure nessuno ha consultato noi della base. Si sa che in politica le mosse azzardate, che non sono condivise dalla base, portano solo scompiglio”. Aggiungiamo che la testimonianza di Marco Renardi è più che attendibile perché un paese intero l’ha visto farsi in quattro per De Siano sia durante le elezioni provinciali che durante le regionali.

ANCHE L’UDC DI BERNARDO DICE LA SUA SULLO SCOMPIGLIO NEL CENTRODESTRA

Intanto l’UdC, nella persona di Carmine Bernardo, alle domande sulla confusionaria situazione del PdL ci rilascia una sua dichiarazione: “E’ un problema del Pdl che a noi, come UdC, non riguarda. Comunque, nei prossimi scenari politici valuteremo eventuali accordi per la futura amministrazione, privilegiando i programmi e la credibilità offerta soprattutto dalle persone che andranno a comporre la coalizione. Mi sembra che, allo stato, il centrodestra non abbia predisposto un disegno completo, fatto con uomini e coalizioni, che sia alternativo e credibile. Aldilà di proposizioni generiche il centrodestra finora non ha mai presentato proposte concrete e migliorative rispetto all’attuale amministrazione. In sintesi, se tale schieramento vuole essere credibile, deve parlare di programmi, non di uomini”.

(editoriale del 31 gennaio 2011)