Giornalismo locale in una situazione di impasse?! Notizie che escono qualche settimana prima su “Movimento Isolano” e vengono ridate dopo qualche settimana sul quotidiano locale. Infatti, è da un po’ di tempo che ci capita di mettere delle notizie sul nostro settimanale o sul nostro sito per poi ritrovarle, dopo qualche settimana, date in pompa magna dal quotidiano locale. Che coincidenza! C’è il caso delle dimissioni “choc” del consigliere Pilato annunciate sul nostro sito il 6 dicembre 2010, in esclusiva per primi. Ma si possono citare altri esempi. Sul numero del 31 gennaio iniziammo a parlare della vicenda Giametta, per continuare dando altre notizie sul ricorso dell’ex comandante dei vigili di Ischia, Elio D’Amato, sul numero del 28 febbraio. Ebbene, nel numero del quotidiano locale del 7 marzo, in un articolo (rigorosamente senza firma), ritroviamo notizie similari riciclate. Nel numero di “Movimento isolano” del 14 febbraio 2011, venne data notizia del licenziamento di un dipendente di Ischia Ambiente; la stessa notizia (riciclata?!) viene riportata in prima pagina del quotidiano locale del 2 marzo 2011 (il problema non è riportare la notizia di un altro, la mancanza di etica sta nel non citare la fonte quando da essa si trae lo spunto per fare un articolo e questo è l’ABC del giornalismo).Vi raccomando adesso riportate pure la notizia “nuova di zecca” che abbiamo scritto sul caso Giametta il 7 marzo 2011.

Tutti i fatti si commentano da sè! Intanto il quotidiano napoletano, che stampa quello locale ed usufruirebbe di laute sovvenzioni pubbliche, è in brutte acque. Entrambi in pochi anni potrebbero chiudere i battenti. L’editore napoletano, l’on. Bocchino, sarebbe in grosse difficoltà. Si dice che, anche per i litigi col Premier Berlusconi, potrebbe perdere i lauti fondi pubblici (soldi del popolo). Dal sito Dagospia apprendiamo:

«Indizi gravi, precisi e concordanti»: li ha trovati il nucleo speciale per l’editoria della Guardia di finanza, dopo avere spulciato negli ultimi 10 anni di vita dei giornali di Italo Bocchino. L’accusa è di avere chiesto i contributi pubblici per l’editoria (2,5 milioni solo per il 2008) senza averne titolo”.

(http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-23115/1.htm). Sarà vero???

Tornando alle notizie nostre, gira voce che dal quotidiano napoletano, per mancanza di fondi, si starebbe valutando l’ipotesi di sospendere temporaneamente le pubblicazioni. Il tutto fra l’altro capita proprio quando quelli del quotidiano locale (sempre pronti a raccontarci le storie dei deboli, degli extracomunitari, dei giovani disadattati con problemi di droga, scordandosi però di un potente amministratore ischitano con un piede nell’editoria ed un presunto conflitto di interessi?!) si ritroverebbero con una causa di sfratto per morosità per lo stabile che occupano. A loro come non si può non dare la nostra solidarietà? Che “desolazione” proviamo dal profondo del cuore! Di Antonio Pinto, in paese si è detto che, con le sue scelte sbagliate, avrebbe quasi affondato le vendite del quotidiano fondato dal compianto e grande Direttore ispirando una linea editoriale che non piacerebbe a molti. In caso di chiusura del quotidiano locale, sarebbe pronto a riorganizzarsi? Il tempo sembra aver dato ragione a qualcuno che lo conosceva bene e diceva che sull’argomento giornalismo non era ferrato, ma era solo molto bravo a fare il ragioniere.

Antò, lassa sta’! L’editoria non sembra essere arte tua!

pubblicato sul cartaceo di Movimento Isolano  il 14 marzo 2011