di Gennaro Savio
La verde ha superato l’1,71 euro al litro mentre il diesel sfiora l1,56 euro. Ha ormai raggiunto livelli intollerabili l’alto costo della benzina sull’isola d’Ischia. A fronte di una media nazionale dell’indice dei prezzi consultabile sul Sito www.prezzibenzina.it di circa 1,59 euro al litro, presso un distributore Agip di Ischia Porto la benzina Verde è schizzata a oltre 1,71 euro al litro mentre il Diesel, che a livello nazionale fa registrare la media di 1,47 euro al litro, presso lo stesso distributore ischitano si vende a 1,559, praticamente a 1,60 euro al litro: assurdo! Ma vediamo nel dettaglio a che prezzo in questi giorni viene venduta la benzina sulla nostra Isola. Presso l’Agip di via delle Ginestre la benzina verde è in vendita a 1.706euro al litro mentre il diesel a 1.558 euro lo stesso prezzo che troviamo a Forio presso la stessa compagnia. Alla Erg di Casamicciola Terme il listino segna per la verde 1.703euro e per il diesel quasi 1.55euro, 1,548 euro per la precisione. Presso la Total di Forio la benzina verde è in vendita a 1.695 mentre il diesel si vende a 1.54 euro. Il prezzo più basso rispetto ai distributori monitorati, lo registriamo alla Esso di Lacco Ameno dove la verde la si acquista a 1.681 euro al litro e il diesel 1.537euro. Ma sull’isola d’Ischia a ancora vivo il ricordo della battaglia che c’è stata contro il caro-carburante. A dirigerla circa tre anni fa fu il Segretario generale del PCIML Domenico Savio che col suo Partito portò avanti per mesi una lotta durissima. Furono raccolte circa cinquemila firme sotto una petizione che fu inviata agli organismi di controllo tra cui l’Antitrust che aprì anche un’inchiesta. Ebbene, grazie a quella battaglia il costo della benzina sull’isola d’Ischia scese di colpo e si attestò, per la prima e forse unica volta nella storia, quasi sulla media nazionale ma qualche settimana dopo, passata la bufera, tornò, così come lo è in questi giorni, ad essere più cara persino di dodici centesimi circa. “Siamo alle solite, ha commento Domenico Savio, segretario del PCIM-L. La responsabilità è da addebitare alle multinazionali del petrolio che si arricchiscono sulla pelle delle masse popolari spalleggiate dai governi italiani di centro, centrodestra e centrosinistra che negli ultimi venti anni hanno proceduto ad una privatizzazione selvaggia dei beni della collettività. La privatizzazione del settore energetico ha comportato un maggiore costo dell’energia sull’isola d’Ischia e una impressionante disparità di prezzo tra le città italiane mentre prima lo stesso prezzo della benzina che trovavi a Milano lo trovavi in tutta Italia, Ischia compreso”.
*Direttore di PCIML-TV