Isidoro Di Meglio è stato protagonista con tutto il civico consesso delle polemiche sui trasporti. Come mai tutto questo clamore sull’argomento?
“Il clamore comprova che abbiamo messo il dito nella piaga. Gli attacchi e le fantastiche ricostruzioni che sono state date da chi ha prospettato il complotto e i sotterfugi negli altri, probabilmente perché così è abituato ad agire, è dovuto indubbiamente al fatto che il Consiglio Comunale di Ischia ha licenziato ad unanimità un deliberato incisivo e determinante andando a toccare interessi forti e a tutelare quelli  dei nostri concittadini, in una materia scottante e di attualità, che  rischia di determinare l’ennesimo colpo mortale all’economia isolana. La riprova della validità del deliberato è stata data dal fatto che i Comuni di Capri e Anacapri si sono subito allineati e hanno fatto propria nella sostanza  la linea dei Consiglieri di Ischia. Io mi sono limitato a raccogliere i contributi alla discussione dei consiglieri e a far porre ai voti la proposta così come integrata dall’unanime volere del Consiglio Comunale. Tutti insieme Consiglieri e Sindaco, hanno fortemente voluto tale delibera”.

L’assessore Pinto della maggioranza, politicamente parlando, si è sentito attaccato da un atto deliberativo che, in fondo, non attaccava lui ma i pericoli di un monopolio nel golfo di Napoli. Cosa vuol dire sugli attacchi mediatici di cui Lei è stato destinatario?
“Non ho letto nel merito specialmente chi non ha nemmeno il coraggio di venire alla luce perché evidentemente opera nelle tenebre, tuttavia riguardo ai possibili profili diffamatori e calunniosi, ho dato mandato di valutarli e perseguirli ad un mio collega, ma questo principalmente a tutela della dignità del ruolo istituzionale e quello dei consiglieri comunali che non possono essere infangati per fini palesemente strumentali con distorsione evidente della realtà e rassegna di ipotesi e fatti – artatamente ricostruiti e citati per deviare l’attenzione dai veri problemi-  che non hanno alcuna relazione con la delibera di consiglio in questione. Riguardo all’assessore Pinto, penso che anche su questo argomento si sia armata una tempesta in un bicchier d’acqua, quando il senso di responsabilità imponeva a tutti di contare fino a dieci prima di prendere posizioni. Il Consiglio Comunale non ha sconfessato affatto l’assessore al ramo trasporti, facendo propria la sua missiva con firma congiunta del Sindaco. Inoltre dal suo intervento in Consiglio si evinceva che non aveva sottoscritto il piano orario. Proprio per questo il capogruppo dell’UDC Carmine Bernardo proprio sulla base delle dichiarazioni rese dall’assessore ha insistito – raccogliendo in ciò le istanze dell’intero civico consesso –  nella confezione del deliberato poi votato favorevolmente. Quanto al mio presunto e fantasioso “governo” prospettato da Luigi Telese debbo dire che sarebbe un governo molto singolare perché proprio le deduzioni del Telese dovrebbero condurre a ritenere che al detto governo apparterrebbe anche il consigliere di Ischia Nuova  e cioè del cons. Ciro Ferrandino che ha partecipato al Consiglio del 3 ottobre e ha votato favorevolmente alla delibera dei trasporti. Ebbene tutto ciò mi sembra quantomeno un po’ “irreale”, fermi comunque i miei rapporti cordiali con tutti, Ciro Ferrandino compreso”.
Adesso la situazione trasporti sembra essere  passata nella mani del sindaco. Cosa può dire in più rispetto a ciò che è stato già detto?
“Che i consiglieri devono continuare ad esercitare il loro ruolo vigilando sull’indirizzo dato a tutela soprattutto della reale concorrenza nel Golfo di Napoli. Sul punto mi piace ricordare  il pensiero di un padre della Repubblica, Luigi Einaudi : “La pianta della concorrenza non nasce da sé, e non cresce da sola; non è un albero secolare che la tempesta furiosa non riesce a scuotere; è un arboscello delicato, il quale deve essere difeso con affetto contro le malattie dell’egoismo e degli interessi particolari, sostenuto attentamente contro i pericoli che da ogni parte lo minacciano sotto il firmamento economico” (da “Economia di concorrenza e capitalismo storico”, giugno 1942, p. 65)”.

Intervista tratta da Movimento Isolano del 17 ottobre 2011