La foto è stata scattata nel 2009 nell’ex sede del PDL chiusa perché, come si dice, pare che il gruppo Mattera-Pettirosso litigasse con Iannotta su chi dovesse pagare l’affitto.

Editoriale di Ivana Caliendo tratto da Movimento isolano del 2 gennaio 2012

Cari Consiglieri,
non posso non biasimare la vostra scelta di passare in maggioranza. Dal 2007 sul quotidiano locale e dal 2010 fino ad oggi ho fatto l’opposizione al posto vostro. Ciò mi è costato caro, ma non ho mai cambiato idea. Non so se qualcuno di voi, essendo così attaccato agli interessi politici, potrà riuscire a comprendere i miei ideali. Politicamente non posso che bocciarvi. Dietro le vostre spalle spiccano i manifesti : “Giosi torna a casa” e “Il fallimento di Giosi Ferrandino”. Quest’ultima scritta è dietro le spalle di Mattera che, sbagliando, per un breve periodo ho sostenuto, salvo poi a ricredermi. Aveva ragione il fu direttore quando diceva che, sotto il profilo politico, era solo un inaffidabile da cui stare alla larga. A qualcun altro dico che è e resta un governista. Mi meraviglio che abbia resistito tanto all’opposizione. Se questa vostra scelta, che ha fatto ridere l’Italia intera, mi rammarica, perché speravo si trovasse un’alternativa a Giosi Ferrandino, dall’altro canto, per certi aspetti, mi fa sorridere perché finalmente Antonio Pinto esce dalla scena politica. Ormai è finito ed i suoi strepiti (come quelli di un Gino) sono privi di credibilità. Entrambi, esclusi dai giochi di potere, si rodono il fegato. Ma l’aver mandato a casa Pinto non vi giustifica del tutto, non tanto per la scorrettezza nei miei riguardi che ho combattuto per ideali, ma per l’impossibilità di dimenticare che imprecavate contro Carmine Bernardo, non perché egli fosse un cattivo politico (la sua cultura amministrativa uno di voi, abituato a farsi scrivere le “cartuscelle” da un ignorante “uccellino”, non la vede nemmeno col binocolo) ma solo perché volevate occupare il suo posto. Sì, siete stati una delusione! Avete applicato il principio del “levati tu,che mi ci metto io”. Questa non è politica. Sembra solo “pagnottismo”. Rialzati, Ischia! Manda a casa Giosi e tutti quelli che hanno tradito il popolo!

CORNUT’ E MAZZIAT’. POLITICAMENTE PARLANDO, S’INTENDE
Antonio Pinto è stato defenestrato. Non è più assessore. Grida allo scandalo per l’accordo Pd- Pdl, ma non dice che lui, politicamente parlando, è un doppiogiochista che poteva scegliere di dimettersi il giorno dopo la conferenza stampa congiunta di De Siano e Ferrandino. L’ex assessore è uno che sedeva in maggioranza e, contemporaneamente, partecipava alle riunioni con l’opposizione. Uno che, secondo quanto si dice, quando non otteneva ciò che voleva, ispirava silurate di stampa contro Ferrandino. Adesso è quasi solo e non capisco come Bernardo abbia potuto perdonare un “amico” così infedele. Anche l’ex amica di partito, dopo essere stata benedetta dall’UdC con un posto di lavoro al comune, in aperta alleanza col sindaco, ha preparato un comunicato stampa per giustificare innanzi all’ opinione pubblica l’operazione della cacciata degli assessori UdC. È proprio vero quel detto che recita: “Dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io”… E Ferrandino tenga presente che chi tradisce politicamente il suo benefattore non è affidabile.
Antonio Pinto nel 2009 (che strana coincidenza!), proprio quando veniva decisa l’assunzione dell’amica di partito presso il comune di Ischia, per incontrare il favore del sindaco, ammorbidiva la linea politica del media locale dove è amministratore e censurava le rubriche di politica decisamente scomode per Giosi Ferrandino, ma fortemente volute dal fu Domenico Di Meglio perché il lunedì alzavano le normali vendite di oltre 500 copie. Oggi Antonio Pinto paga il prezzo della sua arroganza. Nel ritiro di via Arenella avrà modo di riflettere sulle sue scelte sbagliate… Scelte sbagliate alle quali non c’è rimedio. Non gli resta che piangere!