In una nota Carmine Bernardo si scatena e ne dice di tutti i colori sul polifunzionale. Da qui a qualche mese ne vedremo delle belle, è finita l’opposizione degli inutili papettielli, i voltafaccia alla Montagna!!! Ecco il testo dell’infuocata nota scritta da Carmine Bernardo e inviata all’Ing. Luigi A.M. Cicalese, Alla Giunta Regionale della Campania all’area Generale di Coordinamento Lavori Pubblici Opere Pubbliche e Attuazione Espropriazione Settore Opere Pubbliche, all’Ing. Giuseppe Ferrandino Sindaco Comune di Ischia, al sig. Luigi Mollo Assessore Lavori Pubblici Comune di Ischia e al Presidente del Consiglio Comunale avv. Isidoro Di Meglio.

OGGETTO : Lavori di Costruzione del Centro Polifunzionale per Servizi terziari:Centro Studi Alberghiero – Centro Congressi – Centro Attività Pubbliche e Sportive  – Progetto FIO 1986 n.101 e Lavori di Costruzione del Centro Polifunzionale per Servizi terziari:Centro Studi Alberghiero – Centro Congressi – Centro Attività Pubbliche e Sportive  – Progetto FIO 1986 n.101 Lotto di completamento.

Il sottoscritto avv. Carmine Bernardo, consigliere comunale del Comune di Ischia., nel fare seguito alla pregressa corrispondenza e più specificatamente alle note :

1)      Nota prot. 17137  del 29/06/2009;

2)      Nota prot.  17872 del 06/07/2009;

3)      Nota  del 06/08/2009

4)      Nota del 21/06/2011 prot. 15411

5)      Nota del 15/09/2009 del Consigliere regionale Pietro Diodato

6)      Atto di diffida del 02/10/2009 prot. 25359 dei consiglieri comunali  luigi Mattera, Giovanni Sorrentino, Sandro Iannotta e Ciro Ferrandino

che si allegano alla presente,  con le quali lo scrivente ha manifestato ripetutamente perplessità circa la conduzione dei lavori di cui all’oggetto, si evidenzia che da tutta la documentazione in possesso e dalla lettura dei due collaudi redatti dalla Commissione di Collaudo emergerebbe che nella condotta dei lavori non siano state rispettate da parte di tutti gli addetti ai lavori  (Direzione dei Lavori,Responsabile Unico del Procedimento e ditta appaltatrice) le norme di Legge inerenti la conduzione dei LL.PP.. Ciò ha determinato che, nonostante le consistenti somme pagate, sia a carico del finanziamento che delle casse comunali, a seguito di giudicati che hanno visto vincenti le imprese appaltatrici ed anche tecnici incaricati, ad oggi l’opera non è utilizzabile perché non collaudata.

 

Il solo fatto che non vi sia una data certa per l’ultimazione dei lavori del I Lotto e  che siano stati ampiamente superati i termini di legge previsti per la redazione del Collaudo per il Lotto di completamento molto probabilmente ha consentito alle Imprese esecutrici sia di svincolarsi da ogni obbligo nei confronti della Stazione Appaltante sia di non far fronte alle prescrizioni e penali previste e che, a tutt’oggi,il Comune di Ischia  si ritrova di fronte ad un opera non collaudata.  Con un ulteriore grave danno sia alle casse della stazione concedente che del Comune di Ischia, quale concessionaria.

 

Sono ancora da segnalare le gravi dichiarazione del cons, Paolo Ferrandino nel corso del consiglio comunale del 08/07/2011”…andate a fare il più grande regalo della storia dei lavori pubblici che anziche andare li a spendere per riparare 2 milioni di euro si vede consegnare 600 mila euro” riferendosi alla ditta appaltatrice Mafra.

 

Alla luce di queste considerazioni, fra l’altro ben note alla Regione Campania, si richiede, nel rispetto della convenzione all’epoca stipulata, quali siano state e/o saranno le iniziative che la Regione Campania, quale stazione concedente intende adottare, anche a tutela del Comune di Ischia, concessionario della realizzazione dell’opera, per il recupero delle consistenti somme erogate e non spettanti alle Imprese esecutrici ed ai tecnici incaricati e per la mancata applicazione delle penali contrattualmente previste.

 

Invita le SSLL ad effettuare le relative denunce per i reati perseguibili di ufficio presenti nei fatti suindicati e comunque, nella esplicitazione dell’appalto in oggetto, ricordando che per il pubblico ufficiale, la denuncia costituisce preciso obbligo di legge e la sua omissione costituisce reato (artt. 361, 362, 365 cod. pen).

 

La presente nota costituisce, altresì, formale diffida, a norma dell’art. 328 c.p.p,. nei confronti dei destinatari della presente per il compimento degli atti del loro ufficio ed in particolare di tutti quegli atti necessari e specifici per recuperare nei confronti della ditta appaltatrice e dei responsabili tecnici i notevoli danni provocati al Comune di Ischia ed alla Regione Campania nella gestione dell’appalto in oggetto.

Invita e diffida i destinatari della presente ad esporre le eventuali ragioni del ritardo, o del rifiuto di quanto previsto al precedente capoverso, entro il termine di giorni trenta dalla ricezione della presente richiesta, con l’avvertimento che in difetto sarà presentata denuncia-querela alla competente autorità giudiziaria  per tutti i reati relativi ed in particolare per quello previsto e punito dall’art. 328 c.p.

Ischia 14/01/2012

Avv. Carmine Bernardo