di Ennio Anastasio
Signore e signori, ladies and gentlemen…. si gioca! e la fiche da puntare è, niente pò pò di meno che …uno scontrino. Con l’arrivo del nuovo anno arriverà, doverosamente accompagnata dagli auguri, la “lotteria degli scontrini fiscali”. No, non stiamo scherzando, il Governo sembra proprio che abbia deciso di provarci perché, tutto sommato, le buone idee non sia mai detto che non si copino, soprattutto se funzionano. Così, come obbligare gli italiani ad essere più “europei” ? a richiedere uno scontrino anche per un caffè, una bibita, o una ricevuta per un taglio di capelli ? perché si sa, per evadere le tasse, la ricetta c’è, sempre o quasi. Ed allora quale nuovo stratagemma si è tirato fuori dal cappello per costringere tutti a pagare le tasse, visto che all’appello di Pier Paolo tra una tirata di corda all’economia ed un’altra alla finanza mancano oltre cento miliardi di entrate nelle casse dell’Erario? “detto, fatto!” inventarsi una……lotteria, che poi tanto inventata non è, visto che paesi come la Cina e Taiwan l’hanno già introdotta negli inizi degli anni ’50. D’altronde le armi per la lotta all’evasione, definite classiche o convenzionali come il semplice scontrino, la ricevuta fiscale, gli studi di settore (quest’ultimi si dice, vicini alla pensione) e gli incroci tra banche dati hanno sempre funzionato con un ritmo intermittente ed allora perché non mettere nel pallottoliere della fortuna quei piccoli pezzi di carta convincendo i contribuenti che sperare nella fortuna può anche un pò aiutare le finanze dello Stato? Ogni scontrino o ricevuta sarà abbinato ad un numero da custodire gelosamente in quanto una serie di estrazioni con cadenza mensile o trimestrale regalerà a quei soggetti baciati dalla Dea bendata un ricco premio o potrà addirittura cambiare in meglio la loro vita con una grande “Tombolata”. Definito dallo stesso Ministero un classico della finanza comportamentale, con questo meccanismo in sperimentazione già dal Gennaio 2017 si darà vita ad una vera e propria riffa con la quale si tende a far emergere un pò del “nero” nascosto in giro per l’intera penisola. Ma funzionerà? è pur vero che i soldi nella vita non sono tutto ma la spinta emozionale di vincerne tanti c’è, eccome, così come quella di vincere un auto di lusso, un succoso carnet in buoni benzina ed è proprio quanto dimostrato dai paesi che già da anni hanno adottato questo deterrente all’evasione come la vicina repubblica di Malta che può vantarsi di detenere il programma di riffa fiscale più antico al mondo operando un’estrazione mensile con in palio 50mila euro riconoscendo ad uno scontrino un premio fino 100 volte il suo valore con un massimo di 12mila euro. Sempre con lo sguardo in Europa, la Slovacchia ha raggiunto ormai tre livelli di estrazione ed il palio prevede oltre a vincite di denaro anche beni di lusso e la possibilità di essere assunti per una comparsa in un film. Ma chi ha aperto la strada al “banco paga” da oltre sessant’anni è il ricco paese Taiwan con una vera tombola di successo in diretta tv in mesi alterni. Il sistema di estrazione, molto seguito dal popolo taiwanese, è divenuto un programma nazionale seguitissimo ed ha permesso entrate fiscali fino al 25% in più. Insomma sembra proprio che affidarsi alla buona sorte faccia veramente bene alle finanze di uno Stato così come è anche vero che tutti, o almeno tutti noi pensiamo che le cose degli altri siano meglio, ma…. il “fisco d’azzardo” potrebbe allora essere davvero il miglior alleato di questo sistema Italia? e noi italiani dal 2017 abbiamo davvero bisogno di questa cura terapeutica?