Comunicato stampa – Or.S.A. MARITTIMI Organizzazione Sindacati Autonomi e di base

Torre del Greco, lì 21 marzo 2018

Ai Componenti IV Commissione Permanente

Ai Componenti III Commissione Permanente

All’ Amministratore Delegato CAREMAR

Al Responsabile sindacale AUTMARE

Al Presidente del Consiglio Regionale

Ai Presidenti dei Gruppi Consiliari

Ai Presidenti delle Commissioni Consiliari

Ai Consiglieri Regionali

Al Direttore Generale Attività Legislativa

Al Dirigente I UD

LORO SEDI

Questa la cronistoria di un fattaccio che vede un privato condizionare i lavori delle istituzioni regionali e d’altro canto una istituzione che perde la sua autonomia per assecondare l’intervento scomposto di privati ed i loro interessi!

La scrivente sigla sindacale, in merito alla vicenda Caremar Spa, prima gestione pubblica – ora privata con finanziamenti pubblici , fa presente che quando la Caremar Spa era gestita interamente dalla Regione Campania(dunque gestione pubblica) la stessa sigla aveva 100 iscritti marittimi con deleghe regolarmente acquisite e, dunque, aveva una rappresentatività aziendale consistente tale da dover

essere sempre chiamata al tavolo della contrattazione con l’azienda, ma tali incontri non sono mai avvenuti a causa di una palese ostruzione dell’azienda regionale.

Considerata l’ostruzione di CAREMAR Regione Campania a siglare accordi a favore dei nostri iscritti, l’Orsa marittimi si faceva carico di promuovere ed organizzare un referendum per votare contro l’accordo di secondo livello stipulato da Caremar con le maggiori OO.SS nazionale con un numero di iscritti nella azienda caremar a carattere regionale, con una percentuale di lavoratori di poche unita . Il risultato del referendum fu la bocciatura di tale accordo di secondo livello, ma la Caremar nonostante il voto referendario di 100 lavoratori e oltre, proseguì nella sua condotta lesiva dei diritti quesiti dei lavoratori Caremar. Successivamente Caremar, invitava la scrivente sigla per la firma dello stesso accordo di secondo livello (illegittimo), con netto rifiuto da parte dell’Orsa marittimi per ovvi motivi.

Da ultimo, occorre precisare che è illegittimo ed inconcepibile il rifiuto di Caremar di volersi presentare ad una audizione presso la IV Commissione Consiliare Permanente perche non ci sono le sigle sindacali tradizionali che non hanno chiesto l’audizione , atteso che all’epoca del declino pubblico di Caremar, la scrivente sigla era maggiormente rappresentativa. Occorre precisare che chiedere un audizione ad un ente pubblico lo può fare qualunque ass. riconosciuta .noi crediamo che e stato illegittimo il rinvio dell’audizione.

Ulteriore quesito è il seguente: come mai all’epoca dei fatti della privatizzazione Caremar sigle sindacali minoritarie, che hanno forse 10 iscritti in tutto, venivano chiamate al tavolo delle trattative con Caremar e l’Orsa marittimi con rappresentatività veniva scartata?

20/03/’18,ore 13:18 – con lettera in partenza da Caremar alla IV Comm.ed alla c.a. dei Presidenti Marrazzo e Cascone – oltre ad intervenire nel merito dell’iniziativa e fare violenza sull’autonomia istituzionale – esprime dissenso critico sulla presenza di Orsa ( “ non firmataria di alcun contratto di lavoro , né nazionale, né aziendale “ e Autmare“ non risulta che sia una sigla sindacale e ignoriamo quale legittimazione abbia “ e si prodiga affinchè altre sigle compaiano nell’Audizione ; “ appare singolare che le sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL Mare, Federmar, Uslac-Uncdim non siano state invitate all’Audizione

dichiarare il falso contro la nostra organizzazione sindacale di non essere firmataria di accordi aziendali e nazionale e una bufala la caremar lo usa come un ritornello da anni .La nostra O.O.S.S e firmataria di accordi aziendali e nazionale in tutti i trasporti.

.La caremar deve dichiarare la verità , che in caremar l’O.R.S.A non è firmataria del contratto di 2 livello, per quei motivi che abbiamo elencati non possiamo firmare accordi con chi pregiudicano i diritti quesiti dei lavoratori lo statuto O.R.S.A non lo permette.

Occorre in ultimo precisare che quando avvengono finanziamenti pubblici a imprese privatizzate, che hanno precedenti pendenze con vecchi lavoratori con relativo esborso di differenze retributive, TFR e altro, bisogna giustificare da parte dell’ente pubblico questi fondi pubblici della vecchia e nuova gestione come sono stati e come saranno utilizzati….!!!!

Perché la Regione Campania non risponde in merito?

Con osservanza

Gennaro Bottiglieri