Il 26 marzo scorso come Cudas Ischia avevamo chiesto con una lettera alla direttrice sanitaria del Distretto 36 di Ischia e Procida, dottoressa Aiardo, e per conoscenza al direttore sanitario del “Rizzoli”, dottor Luigi Capuano, di conoscere a che tipo di interventi si stesse provvedendo per il Servizio Oncologia del Presidio “San Giovan Giuseppe” di Ischia. E, soprattutto, che fine avesse fatto la volontà, manifestata a suo tempo al Comitato dalla dirigente del Distretto, di provvedere alla creazione di un ingresso indipendente per i malati oncologici, in risposta alle numerose e reiterate segnalazioni e sollecitazioni presentate a tale proposito dai pazienti, a tutela della propria privacy, attualmente non garantita. Ebbene, nonostante la regolare ricezione della nostra lettera, riscontrabile tramite Pec, nessuno dei destinatari ha ritenuto, in oltre una settimana, di dover impiegare qualche minuto del suo tempo per rispondere alle richieste che avevamo loro rivolto, facendoci portavoce dell’utenza. Una assenza di riscontro che non ci ha fermato né scoraggiato. Da ischitani, conoscendo bene il nostro territorio, sappiamo bene come trovare comunque indicazioni, informazioni e delucidazioni sul funzionamento dei servizi della sanità pubblica e così, anche stavolta, siamo riusciti a trovare risposta alle domande legittime di tanti cittadini.

Stamattina, la presidente del Cudas Gianna Napoleone e la segretaria Isabella Marino, grazie alla disponibilità del presidente della Fondazione Opera Pia Iacono Avellino Conte, Celestino Vuoso, hanno visionato gli importanti lavori di ristrutturazione  all’interno del presidio “San Giovan Giuseppe” di Ischia Ponte, che sono in corso totalmente a cura della Fondazione stessa. La razionalizzazione degli spazi disponibili, che ha già consentito una migliore allocazione della Guardia Medica al primo piano e che presto metterà a disposizione degli utenti di tutto il Distretto un’intera ala per il Cup, dotata di un ingresso autonomo, porterà anche la riqualificazione e l’ampliamento dello spazio assegnato al Servizio Oncologia al secondo piano. Finalmente, gli utenti potranno disporre di una comoda sala d’aspetto dotata di un nuovo bagno, che va ad aggiungersi agli altri già esistenti (anch’essi rinnovati) nell’area Oncologia e nel resto del piano. E non vi sarà più alcuna condivisione di tratti di corridoio e sedute con gli utenti degli altri ambulatori, che resteranno attivi a quello stesso livello.

Inoltre, è già stato individuato per i pazienti oncologici un ingresso alternativo a quello principale, su via Antonio Sogliuzzo, dove si attende il permesso comunale per aprire il nuovo varco di accesso pedonale. Un intervento che, in linea con la tempistica dei lavori in corso in tutta la struttura, dovrebbe assicurare presto ai pazienti oncologici isolani l’entrata autonoma che hanno spesso sollecitato e, quindi, il pieno rispetto delle loro legittime istanze sulla privacy. Di cui si è mostrato pienamente consapevole il presidente Vuoso, che ci ha confermato l’impegno della Fondazione “per garantire una struttura adeguata, in termini di funzionalità e di decoro, alle esigenze degli ischitani, che sono state dall’inizio l’obiettivo dei lavori che stiamo realizzando”.

Nel ringraziare chi ha risposto correttamente alle nostre richieste di delucidazione, come Cudas Ischia continueremo a seguire i lavori e le vicende del Servizio Oncologia, tassello fondamentale e imprescindibile della sanità pubblica sulla nostra isola, che si distingue per l’alta professionalità e la qualità umana dei medici e dei paramedici, grazie ai quali eroga assistenza ai pazienti al meglio delle sue possibilità giorno dopo giorno.

Il portavoce CUDAS Antonello Impagliazzo