di Ennio Anastasio – Con la distruzione di gran parte delle pietre laviche che coronavano il parapetto del pontile Aragonese qualcuno ha deciso di portare via a noi tutti qualcosa di caro e di indiscutibile valore artistico e storico. Il pontile Aragonese non rappresenta soltanto un luogo storico ma di più, qualcosa che amiamo, e come non nascondere che vi è sempre un forte legame nei luoghi che viviamo ogni giorno, ecco perché soffriamo di fronte agli scempi. Quei vecchi basoli ultracentenari andavano catalogati e numerati prima della rimozione, che andava fatta con cura ( in realtà trasformatasi in un’ esecuzione maldestra e distruttiva) per poi ricollocarli nella originaria posizione. Il popolo d’Ischia non è sceso in piazza a protestare, il centro studi di Ischia non si è fatto sentire. Tanto disgusto sui social, ma nessuna operazione concreta per fermare in tempo lo scempio che si andava a perpetrare. Questa, caro Direttore, è la grande sconfitta. Chissà cosa penserà il ministro Angela Merkel che tanto ama passeggiare sullo storico pontile, quando sceglie Ischia come luogo di riposo e vacanza. Probabilmente che siamo degli idioti.