Commento su una nota vicenda

Ischia – La vicenda Asse è un monito per gli attuali amministratori ischitani. Della serie: oggi a me, domani a te! Particolarmente difficile appare la posizione di Sandro Iannotta, consigliere comunale di Ischia, sempre pronto e disponibile con “non-scialans” a balzare dalla minoranza alla maggioranza. Infatti è notorio che il 23 giugno 2011 il consigliere, con il sindaco Tuta Irace ed Oscar Rumolo (attualmente revisore dei conti al comune di Ischia), dovrà presentarsi davanti al Presidente della Corte dei Conti proprio su richiesta della Procura della stessa Corte. Questa, dopo aver inviato contestazioni ad una serie di consiglieri comunali del Comune di Casamicciola Terme e del Comune di Lacco Ameno, a revisori dei conti, a componenti dei collegi sindacali ed a diversi funzionari, ritiene che il danno per la vicenda Asse sia molto più consistente di quello accertato ad oggi e richiede che vengano adottati atti per la immediata quantificazione in modo da poterli contestare ai responsabili.
Nel lunghissimo atto la Procura, in modo particolare, chiede che il Presidente della Corte dei Conti ordini a Sandro Iannotta, con il quale non è stata tenera e che lo vede come il braccio operativo del gravissimo danno erariale realizzato, di quantificare il deficit della società Asse e al sindaco del Comune di Lacco Ameno ed ad Oscar Rumolo di effettuare il pagamento di quanto dovuto all’Asse ( circa 400 mila euro) . Quest’ ultima richiesta è indispensabile per poter procedere al giudizio di responsabilità. Infatti, secondo quanto precisa la stessa Procura nella richiesta, senza il pagamento non è possibile procedere alla contestazione ai responsabili.
Ancora la Procura sottolinea che Iannotta ha indicato nel bilancio della società Asse solo la quota capitale e non gli interessi, le sovrattasse e le penalità del debito nei confronti dell’erario (1.700.000,00 euro) per cui il danno è più grave di quello che risulta dagli atti contabili. Danno che la Procura si prefigge di voler quantificare esattamente soprattutto per porre in essere le successive contestazioni. Secondo quando si apprende – volendo uscire dal linguaggio tecnico giuridico – le prime contestazioni sono solo degli aperitivi, il piatto forte sta per arrivare. Iannotta certamente non dormirà sonni tranquilli perché, come altri, rischia di pagare di tasca propria.

AMARE CONSIDERAZIONI OGGI A IANNOTTA E DOMANI A CHI? AL LIQUIDATORE DELL’EVI O AI VARI REVISORI DEI CONTI DEL COMUNE DI ISCHIA?
L’intricata vicenda Asse dimostra che chi segue ciecamente o sta semplicemente vicino a Giosi Ferrandino ed a De Siano rischia di essere coinvolto venendo chiamato a pagare di persona. Anche ad Ischia, per lo sfascio finanziario del Comune, per i bilanci delle partecipate e per la vicenda del Polifunzionale, Giosi Ferrandino ed i suoi amici e sodali rischiano tanto. Si dice che presto potrebbero essere chiamati a pagare. Inoltre, l’Evi, come abbiamo scritto la settimana scorsa. è nella bufera. Conti bloccati e dipendenti a rischio. Il liquidatore Mimmo di Vaia non avrebbe contrastato gli sprechi e non si sarebbe opposto all’avanzamento di livello di alcuni dipendenti. Prima o poi la Corte dei Conti metterà mano anche lì.
In sintesi, le contestazioni che oggi vengono fatte per la vicenda Asse sono un monito per gli amministratori ischitani (compresi i consiglieri di maggioranza) e per i revisori dei conti, che firmano di tutto non rendendosi conto che alla fine rischiano pure le mutande.