Ignazio Castagliuolo

Abusivismo.Domani demolizione disposta da Procura ad Ischia dal Procuratore Aggiunto….nel silenzio della politica che continua a non prendere una posizione…meglio a tutelare la indefinibilità della propria posizione sia politica che giuridica…..Eppure la responsabilità è della politica…e da decenni!

Il fenomeno dell’abusivismo edilizio è sintomo dell’assenza, della cattiva gestione e delle gravissime responsabilità del governo del territorio da parte dell’Ente locale di fronte alle fisiologiche esigenze di crescita economica e sviluppo del territorio oltre che di incremento demografico. Da decenni si è proposto un modello politico di gestione della cosa pubblica e del consenso, letteralmente assurdo. Con una spocchia tipicamente italiota. Una precisazione è d’obbligo: i nostri isolani che ci rappresentano stancamente in Provincia e Regione, si rendano reattivi!

Oggi è giusto e doveroso dire ai cittadini, in specie di Forio, che gli abbattimenti ci saranno, anche per l’annosa malafede o incapacità o mancanza di coraggio della classe politica. Abbattimenti legalmente corretti, viste le norme in vigore, ma nella profonda ingiustizia sociale e politica.

Perché i criteri degli abbattimenti e viste le somme poste a bilancio dal Comune, possono essere utilizzate solo per i piccoli abusi dei soliti poveri cristi e l’apparente assoluta discrezionalità nello stabilire l’ordine cronologico degli abbattimenti.

Perché la politica, nei suoi vari ordini e gradi ma soprattutto il Consiglio Comunale di Forio, niente, da sempre ad oggi, ha fatto ed, ho paura, niente intenda fare. A Forio tre provvedimenti pilastro su cui l’Ente gestisce il settore edilizia: il RUEC del 1926, il PTP del 1999 per decreto Ministeriale e il PRG del 2002 adottato dal Commissario Prefettizio ma mai approvato; nessun atto a tutela della corretta gestione del fenomeno: il niente assoluto della pubblica amministrazione è semplicemente assurdo e stupefacente! I “condoni” (L.47/85; L.724/04; L. 326/03) bloccati: migliaia di istanze di condono inevase (..ma per istruirle, prendessero i tanti ragazzi diplomati e laureati di Forio che non possono vantare parenti o amicizie illustri ) Nel frattempo nel 2008, a ridosso dell’appuntamento elettorale, centinaia di concessioni edilizie in sanatoria, ex L.R. n. 10/2004 con eventuale conseguente azione di risarcimento del danno per milioni di euro e oggi circa 60.0000 ordini di demolizione esecutivi.

E ancora perché questo sistema politico malato ha creato una ricchezza in tutti i settori della società a pochi, semplicemente distruggendo un territorio e una società, comunque produttiva come quella ischi tana, rubando a intere generazioni il presente.

A Forio il Consiglio Comunale deve prendere una forte posizione collegiale a difesa dei cittadini, assumendosi pienamente e compiutamente la responsabilita’ politica e giuridica di quanto oggi esiste e accade,

Bisogna cercare una via d’uscita condivisa, efficace e efficiente, nell’attuare un serio programma a breve, medio e lungo termine di sviluppo e riqualifica da un alto del territorio, per porre rimedio all’attuale degrado ambientale e paesaggistico, dall’altro del comparto edile, per tutelare al meglio i livelli occupazionali ed evitare le condizioni di serio rischio di collasso sociale. Per dare un presente e quindi un futuro agli ischitani!

Una provocazione: l’acquisizione a patrimonio comunale o quant’altro responsabilizzi pienamente e compiutamente la classe politica di fronte alla catastrofe ambientale, sociale e economica che essi stessi hanno almeno determinato, per continuità e contiguità, politica e giuridica, da decenni.

Battessero un colpo se sono vivi chè Forio e l’isola sono morti!

Un precisazione alle tante cretinerie: IL VOLO, seppure da solo, non demorderà, pur rendendosi conto che ha una funzione suppletiva di istituzioni, forze politiche e sociali che, al di là di alcune eccezioni, è assente! Il nuovo è la rottura netta e decisa con questa politica e la politica è coraggio delle scelte e delle idee, sacrificando se e i propri interessi.