Ischia – Salviamo la storia democratica dei nostri sei comuni, il decentramento amministrativo e l’autonomia degli enti locali sanciti dall’art. 5 della Costituzione, la vicinanza del potere amministrativo decisionale alla volontà e al controllo diretto e partecipato dei cittadini, l’identità storica e culturale di ogni comunità e uno sviluppo economico e sociale diffuso allo stesso modo sull’intero territorio isolano.
Opponiamoci con fermezza alla concentrazione di tutto il potere decisionale sul territorio dell’attuale comune di Ischia che ridurrebbe a semplici e trascurate periferie i territori degli altri cinque comuni.
Sconfiggiamo il disegno autoritario e accentratore del potere politico e amministrativo voluto dalle potenti lobby economiche dell’isola per meglio salvaguardare i loro egoistici interessi a danno di quelli delle diverse popolazioni isolane.

FACCIAMO FALLIRE IL REFERENDUM CHE NON ABBIAMO VOLUTO E IMPUGNATO DAVANTI AL TAR CAMPANIA, MA CHE, CONTRO UNA GIA’ ESPRESSA VOLONTA’ POPOLARE, CI E’ STATO IMPOSTO AUTORITARIAMENTE DALL’ALTO!
NEGHIAMO IL VOTO AI PROMOTORI INTERESSATI, NON ANDIAMO A VOTARE E ASTENIAMOCI IN MASSA PER IL BENE E L’AVVENIRE DEMOCRATICO DEI NOSTRI FIGLI E PER NON RITORNARE AL FAMIGERATO COMUNE UNICO IN PASSATO VOLUTO DAL FASCISMO E TRAGICAMENTE SPERIMENTATO!
DISERTIAMO COMPATTI LE URNE E INVITIAMO TUTTI I NOSTRI COMPAESANI A FARE LA STESSA COSA!

ASTENIAMOCI, NON ANDIAMO A VOTARE!

Isola d’Ischia, 23 maggio 2011.
Il Coordinamento contro il comune unico dell’isola d’Ischia