di Nicola Manna

Questa volta mi tocca affrontare un problema che mi sta molto a cuore, essendo io un animalista convinto, rispettoso della dignità degli animali, che anche sulla nostra isola è una piaga ancora aperta. La vicenda in questione riguarda il canile di Panza, o meglio la “Fondazione Ernst”, struttura che negli anni passati ha garantito l’ospitalità, l’amore, il ristoro almeno dignitoso per molti animali abbandonati. Fa rabbia e tristezza leggere sulle colonne dei quotidiani locali il continuo stato di abbandono, dico io del problema >randagismo in primis, e della struttura che potrebbe risolvere molti problemi. Una denuncia pubblica che mi sento di fare come segretario dell’associazione IL VOLO, ma soprattutto in rispetto dei lavoratori di quella struttura, per >l’impegno dei volontari(i veri amanti degli animali), per la professionalità dei tanti medici veterinai che hanno prestato servizio presso tale struttura, cercando sempre di rendere quel posto una vera “casa del cane”. Credo che sia arrivato il momento per l’amministrazione comunale foriana di affrontare seriamente il problema, non limitandosi “pilatescamente” a lavarsi le mani tramite l’uso dell’accalappiacani, che trasportano i cani catturati in terraferma, talvolta senza sapere la fine che fanno questi ultimi. Si può affrontare questa problematica di concerto con le altre amministrazioni isolane, cercando di ampliare tale struttura, mettendola a norma, creando spazi che diano dignità alle povere bestiole abbandonate. Per quanto concerne il Comune di Forio, non ho visto negli anni di quest’amministrazione la ricerca di fondi, siano essi regionali o europei, per affrontare e risolvere il problema randagismo. Solo così si può risolvere un problema atavico, che rischia di aggravarsi se si lascia passare il tempo.In fin dei conti il canile di Panza potrebbe offrire anche l’occasione per creare posti di lavoro, in periodi di crisi economica. Io, insieme agli amici de IL VOLO, senza fare demogogia, da anni ci battiamo per la risoluzione del randagismo, ripeto, in primis come amanti degli animali, ma anche per la vivibilità di un’isola che si pregia di ospitare numerosi turisti. Credo, infine, che tutti gli essere viventi, siano essi uomini o animali, abbiano una dignità, e per questo meritano rispetto. Vedere un animale rinchiuso in una gabbia può rendere tristi chi, come me ha a cuore gli amici a quattro zampe, ma per lo meno il canile pienamente funzionante otrebbe essere un palliativo alle sofferenze dell’anima di un animale che è il vero amico dell’uomo. ° Segr. Ass. IL VOLO