Le continue fandonie che  Giosi Ferrandino propina ai cittadini di Ischia dai giornali locali e dalla televisione mi impone nuovamente di intervenire per sbugiardare chi oggi è costretto a trincerarsi dietro falsità per coprire il suo fallimento. Innanzitutto,  Giosi non ha potuto replicare al mio invito di dire quale legge gli consente di poter  utilizzare il recupero dall’evasione Tarsu per spese non inerenti il servizio di nettezza urbana. Ovviamente le leggi esistenti vietano quello che Ferrandino  ha fatto e da quì la sua impossibilità a replicare.

Per quanto riguarda la gestione delle delega ad Ischia Ambiente ricordo allo smemorato Ferrandino che l’assessore Pinto stilò e propose linee guida per effettuare il controllo in house per Ischia Ambiente. Linee guida che il Sindaco non ha mai portato in giunta per l’approvazione, continuando a mantenere un sistema di confusione e di cattiva gestione della partecipata. Ancora vi è tutta una serie di documentazione con la quale il Sindaco veniva informato che i vertici di Ischia Ambiente ignoravano le richieste di chiarimenti e documentazione dell’assessore Di Meglio e mai, nonostante sollecitato, è intervenuto, vanificando in tal modo la delega assegnata. Ricordo al Sindaco che mai alcun bilancio di Ischia Ambiente è stato approvato da qualsiasi componente dell’UDC.  E’ evidente il goffo tentativo posto in atto dal Sindaco, che in maniera pavida cerca di crearsi impossibili e non credibili alibi alla sua cattiva amministrazione. Il fallimento alle porte di Ischia Ambiente, il pignoramento di oltre 550 mila euro e le decine di altri ricorsi ingiuntivi in corso nei vari tribunali, sono da attribuire alla sua personale ed esclusiva responsabilità o meglio irresponsabilità.

In ordine alle minacciate denunce, dico al Sindaco che se pensa di intimidire i consiglieri comunali per evitare che si faccia chiarezza su tanti fatti e fattarelli dei lavori pubblici, si è sbagliato di grosso.

E’ vero che questo Sindaco, quando qualcuno si interessa dei lavori pubblici, perde le staffe e reagisce in maniera isterica ( vedi ultimo consiglio comunale) Ma non può pretendere però da noi, per evitare le sue arrabbiature, di non svolgere il nostro compito di indirizzo e controllo, soprattutto in un settore quale quello dei lavori pubblici dove girano centinaia e centinaia di milioni di euro.

Ricordo all’inizio dell’amministrazione, quando Telese e Boccanfuso si recarono nell’ufficio tecnico e Boccanfuso proferi la nota frase all’architetto  Arcamone “Cosa pensi tu e Giosi di fare ad Ischia le stesse cofecchie che avete fatto a Casamicciola” successe la prima crisi che ha portato alla defenestrazione di Telese. Ricordo che quando la Commissione di Collaudo per il polifunzionale non ha collaudato le opere lanciando gravi accuse nei confronti dei dirigenti dell’Ufficio Tecnico, ha reagito, anche questa volta in maniera isterica, denunciando la commissione. Ricordo che quando chiesi la convocazione del consiglio comunale per discutere della gestione dell’appalto del Polifunzionale, scrisse al mio partito chiedendo di intervenire per farmi zittire. Ricordo che quando in Consiglio Comunale ho toccato il tasto sui lavori pubblici è stato preso da un impeto di ira. Invece di  reagire in tal modo perché non fa chiarezza sui lavori del Polifunzionale non collaudati e sulla affermazione dell’attuale suo componente di maggioranza  Paolo Ferrandino che se ricordo bene diceva  “ avete fatto il più grosso regalo della storia dei lavori pubblici alla Mafra “ Perché non interviene sulla illegittima variante in corso d’opera consentita per i lavori di irreggimentazione delle acque bianche in via Cartaromana, perché non prende provvedimenti nei confronti dei dirigenti dell’Ufficio per la gestione dell’appalto della illuminazione dichiarato illegittimo dal Tar. Non si illuda Giosi continueremo a fare chiarezza sui lavori pubblici e non basteranno i suoi ostacoli e le sue minacce a farci desistere.