Bernardo replica al canto del cigno del sindaco Giosi Ferrandino e, ancora una volta, innanzi all’opinione pubblica lo sbugiarda.

Comunicato stampa

In relazione alla dichiarazione rilasciata dal Sindaco di Ischia al Golfo

E’ stupefacente la faccia tosta con la quale il Sindaco Ferrandino parla di ignoranza e di malafede, quando la sua amministrazione in questi anni si è caratterizzata proprio per una costante inosservanza dei dettati normativi, con il solo scopo di perseguire la sua rielezione a tutti i costi, senza preoccuparsi della distruzione delle risorse  e degli apparati comunali. Veniamo al problema della pubblicazione sul sito internet della retribuzione dei dirigenti.

Confermo che il Comune non ha rispettato gli obblighi di legge che impongono ai Comuni la più ampia trasparenza, soprattutto in relazione alla retribuzione dei dirigenti, agli incarichi esterni ed alle assenze.

Ricordo che tutta la normativa, ultimo il d,lvo 150/2009, sta sempre più ampliando la definizione trasparenza (art. 11) come “accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali, delle informazioni” relative ad ogni aspetto dell’organizzazione e dell’attività.

Fatta questa premessa in una parte molto nascosta del sito del Comune sono riportate le retribuzioni di tre dirigenti, comprendente anche un dirigente rimosso ingiustamente da alcuni anni, il che fa presumere la vetustà dell’elenco. Manca la retribuzione del Segretario generale (Art. 21, co. 1, legge 69/2009), del direttore generale e dei numerosissimi i capi area. Qualcuno mi dirà che la legge parla dei dirigenti ed i capi area sono dei  funzionari. Questa è una interpretazione sbagliata dal punto di vista giuridico (le norme parlano estensivamente di ogni incarico esterno e  comunque il rapporto di lavoro a tempo determinato con personale esterno va ricompreso quanto meno negli incarichi) e soprattutto dal punto di vista politico  perché viene tenuto nascosto alla cittadinanza quanto spende il Comune per i contratti con gli esterni.

In ordine, poi, alla puerile scusa che i dati del direttore generale sono ricavabili in una delibera di Giunta del 2009, presente sul sito, è da dire che la ratio della legge richiede una facile accessibilità dei dati e non impone al cittadino affannose e complesse ricerche. In poche parole la comunicazione del Comune deve essere immediata  e non possono essere frapposti ostacoli o difficoltà di sorta per far conoscere alla gente quanto spende il Comune per i numerosissimi e lauti incarichi.

In relazione poi allo spreco che si realizza con i lauti e cospicui compensi elargiti al Direttore Generale, ai dirigenti, funzionari e segretari e segretarie, mi chiedo se il Sindaco e qualsiasi consigliere per le loro aziende spenderebbero mai cifre del genere. Ma al comune è una altra cosa tanto a pagare è la povera gente. La questione degli sprechi è sentita dalla nostra cittadinanza in maniera ancora più viva rispetto al passato, proprio a causa della politica di salasso tributario posta in essere da Giosi Ferrandino che ha “messo le mani” finanché nelle tasche dei pensionati con la odiosa accisa sulla energia elettrica.

Devo, pii, rilevare che il Sindaco nulla ha detto, e nulla poteva dire, sulla illegittimità degli incarichi conferiti. Ma su questo sarà chiamato a rispondere dalla Corte dei Conti, come già avvenuto per l’Asse di Casamicciola.

Carmine Bernardo