Ischia: un’ isola incantata che mai ha (voluto) individuare e concepire le materie prime del turismo e della emancipazione culturale. Uno sviluppo che non ha generato crescita ma solo distruzione. Oggi come ieri. Oggi più di ieri! E’ stupefacente: in genere tutto gli specchi d’acqua della costa isola, in particolare Forio e specialmente dalla baia di Citara a sotto alla Chiesa del Soccorso, è interessata da picchi di inquinamento, eccezionali per qualità e quantità. A Citara poi e come ogni anno, stante a quanto detto da isolani e turisti, si somma un inquinamento che potrebbe derivare direttamente da qualche scarico nella stessa baia. Sono gravissime le condizioni igienico-sanitarie. Personalmente sono sconcertato. Se a questo si somma l’assenza di depurazione, l’inquinamento proveniente dal continente e quello delle barche per non parlare della erosione e diminuzione dell’arenile a sud della baia. Se a questo si somma la “genialata” della realizzazione di apparenti insensate e scriteriate scogliere che stanno distruggendo anche la zona di San Francesco oltre a quella di Citara e di tutto il litorale (favorendo il ripascimento degli arenili in alcuni punti e l’erosione e crolli in altri) la situazione è complessivamente catastrofica ! A Forio la crisi politica è crisi sociale e culturale. Politica ed economica.L’assenza della politica genera l’invasione di interessi particolari spregiudicati e irresponsabili che di fatto sta distruggendo o ha già distrutto la capacità produttiva dell’intero settore turistico per non parlare poi del reato contro l’ambiente ed il territorio e la disattenzione del diritto alla salute. Un dato: L’intera isola ha una rilevante presenza turistica di tipo stagionale, con oltre quattrocento strutture alberghiere ed ospita circa 4.000.000 di presenze turistiche annue. La mancata depurazione evidentemente a ..”certa industria del turismo e del consenso” conviene: non si paga alcun canone per la depurazione, nonostante la produzione dell’inquinamento. D’altronde d’inverno il mare isolano è cristallino! Si privatizza, come da sempre in Italia, il reddito e si socializza il debito e il danno. Si “esternalizzano” i costi, distruggendo la società ed il territorio. La speculazione in danno alla società e alla micro,piccola e media impresa isolana. Perché il caso Ischia non è un caso! IL VOLO ASSOCIAZIONE PER LA RINASCIATA DELLA POLITICA ATTIVA Via C. Lavitrano Tel./fax 081997909 80075 – Forio NA P.zza SS. Immacolata Tel./fax 0815071117 80075 – Forio NA Forio, 23.4. 2012 OGGETTO: INTERROGAZIONE IL VOLO, Associazione per la rinascita della Politica Attiva, nel perseguire i propri obiettivi etici e statutari di tutelare il diritto ed i diritti civili dei cittadini in base ad elementari principi democratici di partecipazione attiva alla vita del Paese; premesso che • limitandosi (impropriamente) all’intera costa foriana, essa appare interessata da gravi quanto cronici fenomeni di inquinamento marino; • allo stesso Ente Comune di Forio è stato contesto il reato contro l’ambiente; • nel Comune di Forio a poche centinaia di metri dalla spiaggia di “Cava dell’isola”, sgorga uno dei tronconi fognari del Comune di Forio (le correnti portano i liquami verso la riva e la “baia di Citara”). Fuori al “porto di Forio” sgorga un altro troncone fognario (oltre allo sbocco sito all’interno del porto stesso ed un altro ancora sgorga fuori alla “Chiaia”, impianti che ricevono anche tutti gli scarichi provenienti dai condotti fognari di “via degli agrumi”, del “Piazzale Cristoforo Colombo”, “delle Pietro Rosse”, “del Molo di Ponente”) • la maggior parte dei condotti fognari che riversano le acque reflue a mare sono gestite dalla società EVI – Energia Verde ed Idrica SpA ( società a totale partecipazione dei sei comuni dell’isola d’Ischia attraverso il Consorzio CISI), • le acque di scarico e le sostanze nocive in esse contenute oltre ad inquinare irreparabilmente le acque superficiali adibite alla balneazione, hanno irreparabilmente danneggiato i fondali marini distruggendone la flora e l’habitat della fauna ittica. • l’eutrofizzazione, cioè l’eccessivo accrescimento degli organismi vegetali causato dalla sovrabbondanza di nitrati e fosfati nell’ambiente acquatico, in molti punti della costa supera di gran lunga la capacità del mare di rigenerarsi: i dati del 2003, certificano un disastro ambientale oltre ogni possibilità di rimedio, con “elevate concentrazioni di particolato organico e inorganico e di nutrienti” evidenziate anche ad un chilometro e mezzo al largo: da allora ad oggi ovviamente la situazione non poteva che peggiorare con strane schiume e mucillagini;l’intera costa foriana, con picchi alle baie di Citara, Cava dell’isola e San Francesco, appare interessati da gravi fenomeni di inquinamento marino in coincidenza dell’apertura della stagione estiva e ricettiva. Per inciso, alcuni di detti fenomeni, sembra possano essere direttamente ricondotti alla stessa baia di Citara, andandosi a sommare a quelli purtroppo oramai cronicizzati dell’inquinamento dell’intera costa foriana e isolana di che trattasi; • ad oggi, dopo annose inefficienze ed incapacità politico/amministrative, neanche è stata prevista la costruzione di un depuratore. chiede • di appurare e definire quanto dichiarato in premessa, stabilendo e sanzionando eventuali responsabilità soggettive; • di stabilire eventuali responsabilità del Cisi-Evi, consorzio di cui pure l’ Ente Comune di Forio, e, sempre eventualmente, rendersi parte lesa nei confronti del Cisi-Evi stesso; • di indicare fin d’ora quale iniziative l’Ente Comune di Forio abbia in essere riguardo il problema della “depurazione”, dato le gravi disattenzioni e del quadro normativo nazionale e di quello europeo, oltre a quelle altrettanto gravi etiche e poltiche e igienico-sanitario. , considerando per inciso che allo stesso Ente Comune di Forio è stato contesto il reato contro l’ambiente . Il Presidente Ignazio Castagliuolo