Comunicato stampa – riceviamo e pubblichiamo – Una situazione che precipita, ma che non ha risvolti, scioperi che si susseguono dopo la promessa dello stanziamento di 8 milioni  di  euro, aliscafi in avaria, tempi di navigazione che si allungano: è questo che rileva la squadra di Salvatore Tazza, perplessa sull’andamento della compagnia pubblica, dubbiosa sul pagamento delle forniture carburanti alla luce del debito di aprile di 4 milioni, preoccupata per l’utenza che vedrà tra pochi mesi ridurre la qualità delle prestazioni, la competitività delle tariffe, il rispetto della continuità territoriale, il controllo da parte degli enti pubblici. Una squadra anche amareggiata per il trattamento del personale di bordo, che viaggia per fare opere di bene, non sapendo se domani si troverà seduto sulle panchine del paese di origine a leggere il giornale e fumare la pipa, o continuerà a tirare le funi ed abbassare il portellone mandando avanti il budget familiare.

Gradiremmo avere delle risposte e maggiori informazioni su questo procedimento, con riferimento allo stato dell’iter di trasferimento, alla liceità degli atti posti in essere, alla effettiva apertura a livello europeo, al progetto di collegamenti futuro, essendo noi certi che questa baggianata è la messa in scena della liquidazione della restante Caremar, compagnia indebitata che non vedrà subentrare alcun operatore nelle sue vesti.

Franco Taliercio per conto di Salvatore Tazza