Tratto da Movimento isolano del 17 dicembre 2012 – I cittadini creditori, per riuscire ad avere i soldi, devono fare decine di cause. Il comune non provvede a pagare i vecchi debiti anzi, secondo le opposizioni, si continua spendere e spandere con costose consulenze…Una recente sentenza del Tar si rivela un’altra mazzata per il Comune, la cui attività dilatoria nei pagamenti è ritenuta illegittima nelle sedi giudiziarie. Nella sentenza è scritto:  “che l’inerzia del Comune è illegittima in quanto violativa dell’obbligo, previsto dagli artt. 4 L. n. 2248/1865 e 37 L. n. 1034/71, dell’autorità amministrativa di conformarsi al giudicato”. Questo di cui parliamo è il caso di un vecchio debito di euro 81.356, per il quale il comune era stato condannato a pagare oltre interessi legali e spese di giudizio.

Il Tar, precisamente nel giorno 12 dicembre 2012, ha evidenziato che il Comune non paga quanto dovuto nemmeno in presenza di Sentenza di Corte di Appello che aveva condannato il comune a pagare interessi e rivalutazione sulle somme inserite nel dissesto e, nonostante ciò, non aveva dato seguito alla sentenza. Così i giudici hanno stabilito che, se nei 30 giorni non effettuerà il pagamento, verrà nominato il Commissario ad acta che provvederà. Altre tasse per i cittadini di Ischia, che pagano un conto salato per la cattiva amministrazione di Giosi. E non è neppure giustificabile che i debiti sono del dissesto perché Ischia è uscita dal dissesto con Giosi Ferrandino e doveva avere accantonato oltre 2milioni di euro per il pagamento dei debiti. Che fine hanno fatto questi soldi? Il piano predisposto per l’ estinzione delle passività era vero o fasullo? Come sono stati sperperati i soldi previsti per il pagamento delle passività del dissesto.? A queste domande Giosi non dà risposte. Per lui le colpe sono sempre degli altri.  In realtà, la vera sperperatrice dei soldi pubblici è stata proprio la sua amministrazione

Un’ultima curiosità: in tale sentenza del TAR si richiama un’altra sentenza del 2011 sulla vecchia questione C.E.R. – SO.GEN.CO. a r.l..  per altri debiti non pagati. Si è parlato  di un precetto per la somma complessiva di euro 490.823,44…Ebbene, solo venerdì 7 dicembre il sindaco e suoi funzionari sarebbero andati a Napoli per una transazione di 200mila euro? Sarà vero???