Carminefoto- webArriva un’altra tegola per Ferrandino e compagni. Il consigliere Carmine Bernardo interroga il sindaco sull’infinita messa in liquidazione dell’Evi, sulle perdite patrimoniali causate dalla gestione dei liquidatori  e su presunte pressioni sui dipendenti per aderire all’accordo sindacale.

Il testo dell’interrogazione

Oggetto: interrogazione a risposta scritta ai sensi dell’art. 43 TUEL e dell’art. 23 Regolamento funzionamento consiglio comunale.

Il sottoscritto Avv. Carmine Bernardo, consigliere comunale di Ischia

Premesso che

– la società EVI spa è stata posta in liquidazione con delibera Cisi nr. 9 del 22/05/2008 con contestuale decisione di passaggio del servizio al Cisi stesso;

– nonostante siano trascorsi ben 5 anni dalla messa in liquidazione, ad oggi l’Evi continua a svolgere le attività come una azienda in bonis e non risultano allo scrivente poste in essere attività di liquidazione.

– la situazione economico patrimoniale della società Evi, per l’effetto della gestione da parte dei liquidatori delle attività aziendali, ha prodotto consistenti perdite ed ha aggravato notevolmente il deficit patrimoniale. In particolare dai bilanci sociali si evidenzia:

                                             Perdita prodotta                        Deficit patrimoniale

a) anno 2008                              108.398,00 (utile)                          13.231,00

b) anno 2009                              989.833,00                                 990.305,00

c) anno 2010                              641.898,00                              1.632.203,00

d) anno 2011                           €1.142.257,00                              2.774.460,00                       

– la stampa locale ha negli ultimi tempi dato notizia di attività poste in essere dall’attuale liquidatore tese a risanare la società Evi spa ed in particolare ha riferito di un accordo sindacale che preveda la rinuncia da parte dei dipendenti di alcune mensilità per l’anno 2013:

– l’accordo prevede l’adesione dei singoli dipendenti e la successiva firma di un accordo conciliativo giudiziale;

– diverse sono le lamentele dei dipendenti i quali sarebbero stati indotti ad aderire all’accordo sul falso presupposto che i nominativi che non l’avrebbero sottoscritto sarebbero stati licenziati,

Tutto ciò considerato interroga il Sindaco ing. Giuseppe Ferrandino chiedendo:

se ritiene di promuovere una azione dir responsabilità contro i liquidatori succedutisi per i gravi deficit economici realizzati che hanno aggravato il passivo patrimoniale, passato da € 13.331,00 del 2008 ad € 2.774.460,00 del 2011;

se l’attuale liquidatore ha mai relazionato evidenziando responsabilità dei precedenti amministratori e liquidatori

quali sono le attività di liquidazione poste in essere alla data odierna;

se è a conoscenza e quale è il piano dell’attuale liquidatore che dichiara di voler risanare l’EVI e se questo preveda il ripianamento delle perdite di € 2.774.460,00, oltre la ricostruzione del capitale sociale, mediante conferimenti da parte dei comuni dell’isola d’Ischia;

se è vero che i lavoratori della società sono stati indotti a firmare l’accordo sindacale in funzione di un paventato licenziamento per coloro che si rifiutano di aderire;

quali sono le conseguenze della mancata adesione al piano concordato con i sindacati e se sono previste riduzioni del personale;

con quali criteri verranno individuate le unità di personale in eccedenza

se ritiene legittimo le attività poste in essere di cui ai punti 3.4 e 5 per una società in liquidazione

Si attende risposta scritta nei trenta giorni riservandosi in mancanza ogni iniziativa anche di natura penale.

Ischia 29/04/2012                                                                                  Avv. Carmine Bernardo