Libere opinioni – L’inizio della stagione turistica ha evidenziato gravi difficoltà del settore alberghiero. I grandi gruppi, pur di mantenere occupati i posti letto, hanno avviato una politica di prezzi bassissimi, mettendo ancora di più in difficoltà le piccole strutture, oggi quasi vuote.
I prezzi bassissimi vengono praticati con una politica di forte riduzione delle spese del personale. Assunzione di personale a mezzo di aziende interinali, assunzioni di personale part time, ma con un orario di lavoro di oltre otto ore giornaliere, riduzione del periodo di occupazione con la conseguenza di non poter usufruire dell’ indennità di disoccupazione. Insomma tutto quello che è possibile fare per spremere di più il personale.
In questa giungla dovrebbe intervenire la politica e pretendere il rispetto delle regole da parte di tutti. Purtroppo, i grandi albergatori, anche quelli che sono frequentatori delle comunità cattoliche, si sono impadroniti della politica proprio per difendere i loro interessi e continuare nella loro voglia sfrenata di arricchimento. Un albergatore ha grandi interessi e solo impadronendosi della politica può tutelarli: costruzioni abusive da difendere da ordinanze di abbattimento; libertà selvaggia nella gestione delle strutture, del personale e della politica dei prezzi; accesso a cospicui finanziamenti, che mai potrebbero avere per lo loro strutture abusive e spesso posizionate perfino in zone a rischio idrogeologico.
Vi è un solo modo per combattere questo sistema: in generale, il voto va dato non a chi lo chiede per i suoi interessi, ma a chi pensa al bene comune, che non è solo quello degli albergatori. Vi è necessità di una nuova classe politica amministrativa che sappia liberarci dagli affamatori della povera gente…