venia _a1. Da almeno quindici anni vado proponendo la necessità di un biglietto unico integrato per il trasporto da e per Ischia e che includa al costo ridotto anche le tratte sull’isola e quelle in terraferma di bus, treni, metropolitane, tram e funicolari.
2.Come sappiamo da circa dieci anni esiste un biglietto Unico Campania che è articolato in undici fasce di distanza che prevede sulla base di chilometraggio e tempo di validità una serie di tariffe molto convenienti per chi parte dai comuni della provincia e intende portarsi a Napoli, capoluogo regionale e sede di importanti uffici della P.A., degli atenei, dei teatri e musei etc.
3. Ergo, il cittadino campano riesce a viaggiare e a fruire di servizi a costo contenuto tranne che per coloro che sono residenti sulle isole o si recano alle isole che per la politica regionale e locale sono figli di un dio minore(…)
4. I cittadini di ischia Capri e Procida ingiustamente, illegittimamente sono costretti infatti a pagare troppo cifre assolutamente non sostenibili in violazione di ogni codice e legge sia esso il trattato Unione Europea sia essa la Costituzione siano le leggi dello stato.; sborsare cioè, n volte (3-4-5 volte) quanto paga l’abitante di Pozzuoli, di Sorrento, di Sarno che si reca a Napoli via bus o treno al massimo pagando tre euro ma con la possibilità di servirsi giunto a Napoli o prima di prendere il treno per le rispettive destinazioni, dei mezzi a Napoli città.
5. Gli isolani vengono discriminati. Pagano ingiustamente troppo. Pagano tantissimo e subiscono due immensi danni economici, devono pagare un dazio per essere cittadini della Repubblica e subire una profonda vessazione da parte degli enti che non li tutelano.
6.In primis, in aperta e continua violazione dell’articolo 3 coma 2 della Costituzione e dell’articolo 2 dello statuto Regionale si sta realizzando da dieci anni una violazione, una compressione e anzi una negazione dei nostri diritti costituzionali. penso appunto al portato del comma 2 dell’art. 3 della Carta che impone allo stato di rimuovere tutti gli ostacoli per garantire la uguaglianza economica e sociale dei cittadini
7. Invece di un biglietto Unico per le isole e gli isolani, concesso agli altri neanche l’ombra (…). Ebbene le isole della Campania, i loro abitanti, i novantamila abitanti delle isole di Ischia, Capri e Procida sono stati sempre tenute fuori da un simile meccanismo perequativo e sociale anche se esisterebbero provvedimenti inattuati e ordini del giorno delle assemblee elettive per affermare questo indirizzo politico (…) e le associazioni, i citadini con istanze e petizioni lo hanno sempre chiesto.
8. In secundis, di converso i turisti non vengono più sulle isole per i costi altissimi del trasporto marittimo sia con navi che con catamarani e monocarena.
9. Lo capiscono anche i bambini ma non i politici (o non vogliono capirlo?) che se una famiglia di 4 persone andata e ritorno solo per andare sulle isole per una gita giornaliera deve pagare quasi trecentomila lire di una volta o forse più (taluni dicono che un euro andrebbe parametrato oggi a 2900 lire e non alle 1936,27 del cambio fissato agli inizi ma su qesto non vi sono certezze) preferisce restarsene sul litorale continentale e mangiarsi un bel pranzo ortando anche qualche risparmio a casa.
10. In terzo luogo non esistono abbonamenti liberi acquistabili senza formalità e dal tabaccaio senza dovere dimostrare (ciò che è oggi è impossibile per una disoccupazione giovanile nel sud del 60% lo status di dipendente a tempo indeterminato (…)
11.Infine sono elevatissimi i costi per trasporto veicoli e merci sicchè anche l’economia risente di questi alti volumi di prezzo.
RISULTATO DI QUESTO STATO DI COSE E’ UNA SPAVENTOSA CRISI DI SISTEMA PER LE ISOLE DEL GOLFO. MA CHI VUOLE CHE TUTTO QUESTO RESTI INALTERATO. CHI HA LA REGIA POLITICA DI QUESTO SILENZIO DI FRONTE A UNA INGIUSTIZIA E A INCOSTITUZIONALITA’ COSI’ EVIDENTI.
12. Perchè i Sindaci dei nove comuni delle isole non si coalizzano e lottano su questo tema e per la difesa di una Compagnia Pubblica di Navigazione ad alto standard di servizio?
13. Contro gli isolani e chi ama le isole vi è una chiara manovra di oscure centrali e i Comuni delle re isole devono chiamare a raccolta la cittadinanza per organizzare la sana e lecita reazione democratica anche ricorrendo agli istituti previsti dai codici legislativi.
14.Il risultato di questo caos nei trasporti è la concausa di una terrificante crisi di sistema per le isole. Di una crisi senza precedente. Di una disoccupazione grande, di una sottoccupazione che non arriva ai sei mesi e non garantisce più l’indennità di disoccupazione, a una sofferenza del credito delle piccole e medie imprese.
GLI ALTI COSTI DEI TRASPORTI MARITTIMI SENZA INTERVENTO PUBBLICO
UCCIDONO IL FUTURO DELLE ISOLE.
Con l’aggravante che in taluni casi si ha il dubbio di essere “in mano” a parte di una classe dirigente non solo politica del sistema debole, poco colta, poco coraggiosa, inadeguata, distratta o interessata forse a che perduri questa violenza inaccettabile contro di noi chissà per quali oscuri motivi (…)
La politica locale sembra avere inseguito altri obiettivi (…) invece di concentrarsi sul primo problema, come arrivare sull’isola e come partire, come far arrivare e distribuire le merci come disporre i turisti sui bus e taxi, come far scorrere il traffico, come risolvere le criticità del sistema dei trasporti, COME PAGARE DI MENO TUTTI.
– LETTERA B, LA LEGGE 5672014 HA PRECISATO LE COMPETENZE DELLE AREE METROPOLITANE I NUOVI ENTI DI AREA VASTA COMPRESA LA ZONA CHE INCLUDE NAPOLI E PROVINCIA.
Ebbene la Legge precisa all’articolo 1 comma 2 che ” Le citta’ metropolitane sono enti territoriali di area vasta con le funzioni di cui ai commi da 44 a 46 e con le seguenti finalita’istituzionali generali: cura dello sviluppo strategico del territorio
metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della citta’ metropolitana; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le citta’ e le aree metropolitane europee.”
Dunque non è più sostenibile da nessuno che nella stessa Area Metropolitana si possono avere tariffe radicalmente differenziate.
UN APPELLO FINALE AI SINDACI, RIVOLGETEVI AGLI ORGANI DELLO STATO PER CHIEDERE UNA INDAGINE CONOSCITIVA SUGLI ULTIMI DIECI ANNI DEL SISTEMA DEI TRASPORTI MARITTIMI E TERRESTRI. lO SFASCIO DI OGGI DEVE PURE AVERE DELLE CAUSE.
LUCIANO VENIA –