Car.BERIschia – Carmine Bernardo scrive: “Mentre il paese vive la più grave crisi del dopoguerra con aziende in gravissime difficoltà ed una occupazione di minimi storici, Giosi Ferrandino presenta una giunta ed un programma di bassissimo profilo.
Eppure ha impiegato oltre un mese per cambiare un solo assessore e per dire delle ovvietà presentate in stile renziano. Le cose che dice di voler fare sono cose ovvie alla portata di qualsiasi modesta amministrazione. Ma la domanda che ci dobbiamo porre: saranno sufficienti le ovvietà di Giosi Ferrandino per dare una svolta di cambiamento al nostro paese ed avviare quel processo in grado di mantenere e recuperare i passati livelli di sviluppo economico e sociale? La risposta è: certamente no.
Ischia non ha bisogno solo della ordinaria amministrazione c’è bisogno di un disegno strategico che ci viene chiesto dalla classe imprenditoriale e sociale del paese.
Cosa fa l’amministrazione comunale per il problema della disoccupazione. Con la sua amministrazione sono andati in pensione decine e decine di dipendenti comunali. Ebbene Giosi Ferrandino non ha avviato un solo concorso pubblico. Basta non andare lontani e guardare i comuni di Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Casamicciola e Barano. Tutti hanno messo a concorso i posti che si liberavano ed hanno consentito l’assunzione di nuovi giovani. Il Comune di Ischia poteva assumere oltre trenta persone in questi anni, invece Giosi si è limitato a qualche borsa lavoro da 500 euro al mese per un anno ed ad utilizzare in maniera irregolare giovani professionisti nell’ufficio tecnico pagandoli con briciole, Perché ha fatto tutto questo? Perché doveva assicurare il lauto stipendio ai suoi dirigenti e segretarie. Questi costosissimi incarichi hanno tolto il lavoro ad oltre trenta ragazzi che sicuramente avrebbero ben fatto per il Comune, forse meno per gli interessi politici e clientelari di Giosi.
I giovani di Ischia devono sapere che il loro posto al Comune Giosi lo ha utilizzato per reperire risorse e pagare i suoi dirigenti e segretarie.
Le aziende di Ischia e le famiglie non c’è la fanno più a pagare le enormi tasse comunali che lui ha imposto. Ormai nessun crede alla barzelletta che non ha aumentato le tasse. L’Imu costa il doppio dell’ICI, le addizionali sono ai massimi livelli, la tassa della spazzatura è proibitiva. Dice di voler riorganizzare Ischia Ambiente ed ha ragione, ma non dice di voler regolarizzare lo smaltimento ed il conferimento dei rifiuti differenziati presso le piattaforme . Li è il buco nero come più volte dimostrato e forse il malaffare.
Nulla dice di Ischia Risorsa Mare, una azienda che dovrebbe portare consistenti risorse al bilancio comunale e che chiude con un utile di soli 500 euro. Si un utile di soli cinquecento euro. Qualsiasi altra azienda o amministrazione pubblica potrebbe ricavare dal porto d’Ischia centinaia di migliaia di euro all’anno. Invece assistiamo nella partecipata a strani contratti con ditte napoletane amiche da sempre interessate al Porto di Ischia.
Per quanto riguarda il problema della trasparenza e della onesta, sbandierato in un recente articolo da un candidato delle liste a suo supporto, nulla dice il Sindaco, come la strana cittadinanza onoraria conferita su sua imposizione a Casati della GPL, con tutto quello che sta uscendo fuori sulla GPL Concordia, non pone nel Comune di Ischia un problema di trasparenza.
Il Sindaco infine non ci dice come ha finanziato la sua milionaria campagna elettorale e soprattutto non dice come lui che guadagna circa 26.000,00 euro all’anno possa permettersi una campagna elettorale dispendiosissima.
Allora che senso ha che questo paese continui ad essere amministrato da un sindaco ed una giunta chiaramente incapaci. E’ da responsabili consentire che Giosi Ferrandino continui a mantenere lo status quo che è il vero motivo della grave crisi che colpisce Ischia,
Chi sono i responsabili: le persone che assicurano questo sistema o coloro che vogliono cambiarlo?

E’ possibile che per salvaguardare gli interessi nell’Ufficio Tecnico di qualche consigliere che ha rinnegato la sua appartenenza e gli interessi che girano intorno agli appalti tanto sbandierati dal Sindaco e da Paolo Ferradnino bisogna continuare a far morire la nostra economia?”.