Libere considerazioni – ISCHIA – Con la nuova legge sull’equo compenso sono mazzate per il Comune di Ischia. Il Parlamento nazionale con il decreto fiscale ha introdotto l’equo compenso per i professionisti. In poche parole, non sarà più possibile per le grandi aziende, compagnie di assicurazione ed enti pubblici imporre agli avvocati parcelle da fame. Il Comune di Ischia (nel silenzio assoluto del Presidente dell’associazione forense, già candidato con pochissimi voti nelle liste giosiane) induceva agli avvocati di firmare convenzioni con compensi da fame: per un intero giudizio € 400.00 avanti al giudice di pace ed € 600,00 avanti al tribunale. Con questi compensi così miseri il Comune, ogni qualvolta vi era una vertenza con un cittadino, non esitava a portare avanti il giudizio, tanto gli costava pochissimo. Oggi le cose sono cambiate ed agli avvocati nominati non potranno più essere applicate le convenzioni da fame, ma bisognerà prevedere l’equo compenso come determinato dai cosiddetti parametri.

Il gatto è ben contento della nuova norma. Uno, perchè è contrario allo sfruttamento del personale tanto cara alla politica di Giosi ed Enzo Ferrandino (vedi contratti a 500 euro al mese pagati a tanti giovani). Due, perchè in questo modo, prima di vessare i cittadini non riconoscendo loro i giusti diritti ed impegnandoli in giudizi lunghissimi, ci penseranno più volte perchè anche a loro l’avvocato costerà caro.