di Gennaro Savio
Ora il Governo fermi le ruspe di Stato. Lo avevano promesso e così è stato. La paura, la disperazione e l’esasperazione sono talmente forti che centinaia di cittadini della regione Campania che rischiano di vedersi abbattuta la loro prima e unica casa costruita abusivamente per necessità, alternandosi con un sincronismo quasi perfetto, stanno presidiando giorno e notte da quasi una settimana piazza Montecitorio dove stazionano incatenati ininterrottamente da giorni e giorni proprio davanti all’ingresso principale della Camera dei Deputati. Il tam-tam su FaceBook funziona alla grande e le foto delle nottate trascorse al freddo da donne, uomini e anziani che continuano ad essere postate e a girare sul famoso social network, stanno sensibilizzando e non poco tanti cittadini campani che continuano a recarsi a Roma in auto o in treno per solidarizzare con chi sta semplicemente difendendo il proprio diritto ad avere un’abitazione dignitosa. Nelle ultime ore i manifestanti hanno provveduto a montare una tenda sotto cui potersi riparare soprattutto nelle ore notturne e la Protezione Civile ha portato in piazza alcune coperte. Sui volti di chi chiede al governo la sospensione degli abbattimenti e la possibilità di poter sanare l’abitazione che questa gente semplice e umile è stata costretta a costruirsi abusivamente dallo Stato inadempiente che non l’ha messa in condizione di potersela realizzare nella legalità per la mancanza dei dovuti strumenti urbanistici, si nota la stanchezza ma anche la determinazione nel voler andare avanti in questa battaglia di civiltà sociale. La scena più dolorosa è vedere i bambini i quali, coscienti del dramma che sta per vivere la propria famiglia, sperano che lo Stato non sia disumano a tal punto da privarli della casa dove sono cresciuti e dove vivono.
Per la cronaca ricordiamo che i cittadini della regione Campania, nei mesi scorsi sono stati vergognosamente ingannati dalle false promesse spudoratamente sbandierate ai quattro venti nella scorsa campagna elettorale per le elezioni regionali da Mara Carfagna e da Silvio Berlusconi che avevano garantito la risoluzione del problema se Caldoro avesse vinto la competizione elettorale. La Carfagna si spinse addirittura a dire che con la vittoria del centrodestra in Campania non sarebbe andato più giù nemmeno un pilastro di casa.
Vinte le elezioni, sedotti a abbandonati gli elettori, Berlusconi e La Carfagna non hanno mantenuto la parola data costringendo questi cittadini umili ed onesti a stazionare notte e giorno a Montecitorio: assurdo! Uomini, donne e bambini che sono intenzionati a restare all’esterno della Camera dei Deputati sino a quando il governo non fermerà le ruspe di Stato dandogli la possibilità di sanare la casa.