Speriamo che Pinto segua presto l'esempio di Lello Pilato

Ischia – Le dimissioni di Pinto? Finora, purtroppo, sono solo canzonette. Speriamo avvengano presto e realmente. Si dice che egli abbia dichiarato che si dimetterà quando verrà pubblicato l’atto del consiglio comunale sui trasporti. Antonio è terrorizzato. Incastrato dal civico consesso dell’altro ieri, ancora non riesce a riprendersi dalla botta politica. Disperato grida tramite i suoi portavoce mediatici al complotto politico di Bernardo, Isidoro e Paolo Ferrandino, che, in realtà, hanno voluto una delibera che va fortemente nell’interesse della cittadinanza. Un atto che colpisce i poteri forti che mediaticamente si riorganizzano facendo passare un carnefice politico come una vittima e distogliendo l’attenzione pubblica:

1)dal fatto che, secondo quanto ha detto Paolo Ferrandino in consiglio comunale, la ditta di carburanti dove Pinto è amministratore non paga il suolo pubblico per 80 mila euro.

2)dal vero problema irrisolto dall’assessore: i trasporti marittimi.

Il complotto non c’è. Semmai nè esiste uno ai danni della cittadinanza che mortifica offrendo un trasporto marittimo caro e pessimo. Allo stesso modo esiste solo un assessore bugiardo che avrebbe dichiarato innanzi al civico consesso di aver richiesto alla regione il vecchio piano osp. Così il civico consesso ha deliberato affinchè la regione venga diffidata perché il comune non ha mai accettato quel piano orario che penalizza i cittadini e, secondo le associazioni degli utenti, distrugge la Caremar e favorisce gli armatori privati (amici dell’assessore?!) che stangano i cittadini e che adesso, di fatto, metteranno mano sulle corse residuali.    Non dimentichiamo che Pinto avrebbe dichiarato cose non veritiere nel civico consesso perché egli, a nome del comune di Ischia, in realtà quel piano osp l’avrebbe accettato e come. E adesso è in crisi perché è stato sbugiardato e nell’incontro che ieri ha avuto con il sindaco Ferrandino questi ha deciso di non voler far marcia indietro sulla delibera. Adesso si deve solo verificare se il sindaco era consenziente o meno su quel piano perché, se lo era, il consiglio comunale ha sfiduciato anche lui, non solo Pinto. Perciò dovrebbero dimettersi entrambi. In caso contrario, cioè che Pinto è l’unico responsabile, si dimetta concretamente solo lui e non attraverso i portavoce, anziché sia Ferrandino a cacciare un assessore così incapace. Intanto ieri l’assessore in crisi si sarebbe confidato con l’avvocato Gino Di Meglio. Pinto, da vecchia volpe, ha capito che la sua morte politica è vicina così farebbe dire frottole ai suoi portavoce che distolgono l’attenzione dal suo fallimento politico come assessore ai trasporti. In realtà, è stato sbugiardato dal civico consesso perché pubblicamente ha dichiarato di non aver accettato quel piano osp. Peccato che, in pratica, favorendo di fatto le compagnie private, l’ha accettato e come?! Nel civico consesso avrebbe  mormorato: “Se passa la delibera, io mi dimetto. Con questo atto si diffida la Regione. Come farò ad interagire ancora con i vertici della Regione?”.

Il dubbio è: interagire a favore di chi? Non di certo della cittadinanza perché con questo piano osp si torna indietro di 60 anni e i privati festeggiano… Adesso, possiamo anche immaginare che, dopo tutti i veleni fatti spargere dall’assessore contro il Pio President, questi, da buon tenore, quando avverrà la fine politica di Totonno, sarà pronto a cantargli un’ottima messa, anzi un ottimo requiem!

LEGGI PURE QUESTI ARTICOLI

https://www.movimentoisolanoblog.it/2011/10/antonio-pinto-sconfessato-dal-consiglio-comunale-alla-fine-dichiara-di-volersi-dimettere-manterra-la-parola-ufficializzera-le-dimissioni-questa-mattina-o-quanto-prima/

https://www.movimentoisolanoblog.it/2011/10/antonio-pinto-ispira-una-rivoluzione-mediatica-per-nascondere-il-suo-fallimento-come-assessore-ai-trasporti/