tratto da Movimento isolano del 7 novembre 2011

Come già detto, la voragine del Cisi-Evi è un pozzo senza fondo. Emergono nuove magagne. Il comune di Ischia è sempre più inguaiato. Meglio non dar credito alle rassicurazioni flop di Ferrandino, che nelle sue interviste telecomandate dice di aver risolto i problemi del Cisi Evi perché sostiene che (accompagnato dal compare De Siano in Regione ad un incontro con l’assessore Giovanni Romano) ha apparato la situazione del rateizzo dei debiti che il Cisi-Evi deve all’Eni Campania. (I sindaci si dovrebbero vergognare perché molti cittadini onesti, a parte la casta, pagano le bollette…) Però Ferrandino sindaco non dice che per i debiti del CISI non ha risolto un tubo per le ingiunzioni milionarie con la Cassa Depositi e Prestiti (Infatti, se, oltre a quelli del Cisi, non si approvano  pure i bilanci dell’Evi, è inutile andare alla Cassa Depositi e Prestiti)….Tutti soldi che i comuni, compreso quello di Casamicciola, hanno preso e non hanno mai restituito…
In realtà, quella del Cisi Evi si conferma una voragine senza fondo. Per non parlare poi delle “zelle” nei bilanci. Nel bilancio preventivo del CISI l’unica entrata è costituita da 400mila euro, canone di concessione all’Evi che a sua volta comporta ben 900mila euro di spese annue. La differenza di 500mila euro viene coperta dai comuni di cui il 36% dovrebbe essere sborsata dal comune di Ischia, che non ha messo un centesimo nell’assestamento di riequilibrio di bilancio (fasullo?).
Nel verbale dell’ultima assemblea del CISI si parla dei decreti ingiuntivi milionari (uno di 2.018.993,73 euro di cui parliamo da mesi) e si dice pure che nell’anno 2009 la Cassa Depositi e Prestiti ha presentato altro ricorso per decreto ingiuntivo di € 2.255.724,41 euro per rate scadute e non pagate dei mutui in ammortamento concessi al Cisi. Gli amministratori sindaci che pensano di fare per “apparare” la situazione? Vorrebbero far credere alla Cassa Depositi e Prestiti SpA che, con la cessione a garanzia del canone concessione annuale dovuto dalla società partecipata EVI SpA, il Cisi può ricavare un credito 3.721.702,00 euro dall’Evi? Che frottola!!! L’Evi non ha un centesimo!!! O no?
Inoltre, dal verbale emerge che:
“Solo una realistica ipotesi di consolidamento, verosimilmente a 30 anni, potrebbe garantire in misura certa l’assolvimento del debito verso la Cassa Depositi e Prestiti Spa e nel contempo l’eliminazione dei, ma comunque ridotti, debiti residuali della procedura di liquidazione, comprensivi di quelli per imposte e contributi previdenziali arretrati. In ogni caso, l’ulteriore revisione di esercizio eseguita a livello di residui attivi e passivi non ha comportato produzione di disavanzo di amministrazione”.
In pratica, questi signori (Ferrandino ha fatto il sindaco pure di Casamicciola) nel corso degli anni ci hanno inguaiato tutti!!! Certo che, a ripresentarsi alle elezioni, hanno una bella faccia tosta!!!