Ischia. Oggi al bar Calise si è svolta l’assemblea del Pd. Ha partecipato l’on. Andrea Orlando, Commissario del Partito di Napoli. Il suo è stato sicuramente un intervento mirato di chi mastica la politica con la P maiuscola. Sostanzialmente boccia l’accordo Pd-Pdl ma, allo stesso tempo, il suo discorso è parso poco chiaro perché non vi è stato un provvedimento risolutivo nei confronti di Giosi Ferrandino. Però Orlando con franchezza ha bocciato la conferenza di Domenico De Siano (uomo di Cosentino e Cesaro) e Giosi Ferrandino e ha rinviato il tesseramento, già organizzato da Ferrandino, di un paio di settimane. Come annunciato sul nostro sito, il responsabile del tesseramento sull’isola sarà Enzo Figliolia. Orlando chiarisce che il partito entro la fine di gennaio, a livello isolano, dovrà avere un organico chiaro e in modo lapidario dichiara: “Se qualcuno pensa di far sparire il partito, dovrà ricredersi. Saremo presenti anche ad Ischia”.
Per quanto concerne il caso Ischia egli si chiede se questa è un’operazione che favorirà il Pd o lo danneggerà. Infatti, da tempo circola la voce che Giosi Ferrandino, dopo le comunali, abbandonerà il Pd per tornare nel Pdl. Invece, Giosi Ferrandino se la prende con il senatore Della Seta (PD) e dichiara “O è in mala fede o è s……”.
La sua è una risposta alle accuse del senatore che gli rimprovera di aver creato ad Ischia l’assessorato al condono, un assessorato che esiste anche in molte altre realtà locali.
Al tavolo non vi erano solo Giosi Ferrandino e Orlando ma anche: Gino Cimmino, responsabile dell’organizzazione della Federazione provinciale del Pd di Napoli, Enzo Figliolia, responsabile del tesseramento, i sindaci del PD di Barano e di Forio. Il sindaco Regine ci ha fatto sentire orgogliosi perché ha ricordato che la gente non vuole il Comune Unico e non è andata a votare il referendum perché è contraria. Adesso Regine dice che  si cambiano le carte in tavola.
(Il riferimento all’antidemocratico De Siano, che ha fatto di tutto per abolire il quorum dei referendum consultivi è chiaro NDR). Regine ricorda che non si è candidato alle provinciali e ha ceduto lo scettro a Giosi. Ma l’attacco più pesante e sensato è quello inerente all’accordo Giosi-Domenico, grazie al quale i media nazionali si sono scagliati su Ischia.
Pesavano le assenze dei compagni storici della sinistra isolana, fra cui Telese e Ciro Ferrandino.