Luciano Iacono, un giovane onesto, spiega perché ha deciso di candidarsi e di appoggiare la candidatura a sindaco di Salvatore Mazzella.
Riceviamo e pubblichiamo di   Luciano Iacono  “Ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni perché ho voglia di mettermi in gioco e perché c’è la concreta possibilità di far emergere una nuova classe politica; nel caso di vittoria da parte di Salvatore Mazzella avremmo, infatti, una maggioranza di consiglieri comunali alla prima esperienza politica in quanto nelle nostre fila ci sono 50 volti nuovi. Soprattutto, mi sono candidato ed accettato la proposta di Salvatore Mazzella e Giuseppe Di Meglio perché hanno un’esperienza politica e professionale e, quindi, saranno in grado con il nostro aiuto di realizzare il progetto che abbiamo condiviso per Ischia.

La crisi finanziaria, la recessione economica che picchia e che pesa su tutte le attività economiche, l’incremento del tasso di disoccupazione, come in Italia, anche ad Ischia, sono problemi che vanno aggrediti ed affrontati con fermezza e soprattutto con capacità e non è vero che l’ente comunale non può incidere su queste tematiche come qualcuno vorrebbe farci credere. Semplicemente, quel “qualcuno” non ne ha le capacità!

Ho deciso di partecipare perché il progetto rappresentato da Salvatore Mazzella merita un’analisi seria e pone al centro dell’attenzione il tema centrale dello sviluppo economico e della crescita occupazionale, specie dei giovani.

A tale progetto, purtroppo, hanno deciso di non partecipare la classe imprenditoriale alberghiera, anche loro colpevoli dell’attuale crisi economica isolana, dando così direttamente e/o indirettamente appoggio a questo accordo trasversale politico-economico tra l’amministrazione uscente e chi evidentemente vuole mantenere inalterato lo stato delle cose.

I principali attori di questo progetto saranno:

1)      le imprese che devono essere aiutate ad effettuare investimenti reali diretti alla creazione di nuova occupazione;

2)      le banche che devono cambiare atteggiamento, ricordandosi gli anni addietro nei quali hanno ricevuto flussi di capitali sia dalle stesse aziende oggi in crisi e sia dai risparmiatori;

3)      il comune.

In questi cinque anni è stato facile per l’amministrazione uscente aumentare le tasse (vedi accisa sull’energia, addizionali comunali, TARSU) anziché ridurre la spesa pubblica.

Al centro del progetto c’è il comune. L’introduzione delle giunte pubbliche sarà il primo e più netto segnale di discontinuità perché se è vero che si vuole fare l’interesse del Paese non si capisce cosa ci sia da nascondere e, quindi, perché mai i cittadini non possono partecipare quando la giunta delibera?

Il consolidamento del bilancio, il taglio della spesa pubblica inutile, la riduzione di incarichi esterni e la valorizzazione delle personale dipendente, l’aggressione delle “spese pazze” effettuate dalle società del comune ed una lotta all’evasione fiscale (ICI, TARSU, TOSAP), una razionalizzazione dei centri di costi ed il miglioramento del servizio NU con una gestione oculata ed efficiente e non sprecona come oggi avviene, la riduzione delle tasse e della burocrazia e, quindi, perseguendo una politica di “strategy review”, una politica di sforzi in termini di sacrifici, ed una politica di “spending review”, adottando il principio “zero based budgeting”, cioè non considerando la spesa pubblica sul dato storico, sarà possibile liberare notevoli risorse finanziarie per effettuare investimenti materiali ed immateriali soprattutto nei settori/servizi di cui Ischia necessita e realizzare così una crescita occupazionale e rilanciare lo sviluppo economico dell’intero territorio facendo ritornare Ischia un “giacimento di profitto”. L’occupazione verrà creata nei settori strategici quali quello turistico, cultura, ambiente, viabilità, mare e verde pubblico e soprattutto verranno realizzate politiche di sviluppo sostenibile, con la sfida che ci attende sulle energie rinnovabili, ricavandone ulteriore liquidità.

Ho accettato di candidarmi con Salvatore Mazzella anche perché l’amministrazione uscente come quelle precedenti hanno continuato ad abbandonare Ischia Ponte. Sono previsti interventi di riqualificazione del centro storico e la realizzazione di un albergo diffuso attraverso il quale sarà promossa la conoscenza del patrimonio culturale presente in zona. Il progetto prevede, inoltre, il riavvio dell’edilizia privata attraverso finalmente la definizione delle pratiche di condono da cui si potranno ottenere un’ulteriore risorse.

L’elettorato, oggi, si trova di fronte a percorrere due strade: votare l’amministrazione uscente consapevole di “tirare a campare” fino ad arrivare al punto di non ritorno, ovvero al fallimento delle aziende del sistema economico con conseguente aumento della disoccupazione, sapendo che in questi anni non è stato adottata una politica di sviluppo economico, oppure fare una scelta chiara e precisa: votare Salvatore Mazzella e recuperare credibilità nella business community internazionale e riposizionarsi sui livelli di appeal di una volta.

Sono certo che l’elettorato, quando inizieremo a parlare del nostro progetto, capirà che è arrivato il momento importante di cambiare Ischia, un’occasione da non perdere per il nostro futuro”.