Ischia – Comunicato stampa – In relazione agli argomenti da discutere nel prossimo consiglio comunale del 25/09/2012, la minoranza propone soluzioni per la tassa di soggiorno e soggiorno e per la Caremar.

Proposta Tassa di Soggiorno

I sottoscritti consiglieri comunali Salvatore Mazzella, Carmine Bernardo e Ciro Ferrandino

Viso che il Comune di Ischia, con delibera di consiglio comunale nr. 40 del 14/08/2012, ha istituito la tassa di soggiorno nel Comune di Ischia a partire dal 01/09/2012;

Considerato che nel regolamento approvato non è indicato in alcun modo la destinazione dei proventi della istituita tassa di soggiorno, ma ci si è limitati unicamente, nella premessa della delibera, ad indicare la disposizione di legge che indica le possibili destinazioni  della tassa.

Ritenuto necessario ed indispensabile, anche ai fini della regolarità della delibera adottata, di indicare espressamente la destinazione dei proventi della tassa di soggiorno mediante l’apposita costituzione di un fondo vincolato nel bilancio di previsione 2012 ancora da adottare

Considerato che una delle criticità del nostro sistema turismo è costituito dai trasporti marittimi e terrestri, la cui qualità ed i costi, spesso proibitivi, rappresentano un vero handicap della nostra località turistica

Visto che il Comune di Ischia, già nel passato, ha adottato atti che prevedono l’impegno diretto soprattutto nel settore dei trasporti marittimi e che con delibera di consiglio comunale del 19/07/2012 nr, 34 è stato deliberato di promuovere la istituzione di servizi aggiuntivi di trasporto marittimo dedicato a turisti e pendolari

Ritenuto che oltre a tale iniziativa, altre devono essere adottate per rimuovere le criticità presenti nei trasporti marittimi per cui la migliore destinazione possibile della tassa di soggiorno è appunto quella di impegnarla nel campo dei trasporti marittimi;

 

Acquisito il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e contabile degli atti  espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;

Con voti resi ed accertati nelle forme di legge; propongono di

D E L I B E R A R E

1.. di destinare i proventi della tassa di soggiorno per interventi nel settore dei trasporti marittimi diretti a realizzare un moderno sistema a costi accessibili:

2. di istituire nell’aprovando bilancio di previsione 2012 apposito fondo vincolato per i proventi della tassa di soggiorno da utilizzare secondo quanto deliberato al punto 1.

Proposta Caremar

I sottoscritti consiglieri comunali Salvatore Mazzella, Carmine Bernardo e Ciro Ferrandino

Viso che la Regione Campania con delibera di GR nr. 444 del 09 agosto 2011, senza annullare atti precedenti che esprimono indirizzi diversi, ha sciaguratamente deliberato di procedere alla privatizzazione della CAREMAR con prevedibili gravi conseguenze in riferimento sia al diritto di mobilità che verrebbe condizionato dai profitti del vettore, sia al consolidamento di un fenomeno di monopolizzazione dei trasporti nel golfo, vista l’attuale organizzazione del settore per gran parte in mano ad imprenditori privati.

Visto Il Decreto Dirigenziale dell’ AGC 14 n.202 del 12/07/ 2012 “attivazione della procedura ristretta per la privatizzazione, con cessione totale del capitale sociale, di Caremar e con affidamento alla medesima di contratto di servizio pubblico di cabotaggio marittimo nella regione Campania, …. “ GU n. 8 del 25/07/ 2012  – serie speciale contratti pubblici –

Considerato che i due atti sopraindicati  sono

privi di legittimità  per falso presupposto poiché in contrasto con quanto la Regione ha deliberato in merito ai criteri di privatizzazione ed entra in conflitto con la volontà espressa dal Consiglio Regionale nella Finanziaria del 2009. Infatti

con la legge regionale 1/2009 ( Legge Finanziaria)  il Consiglio Regionale  stabiliva che  “  in applicazione … è istituita la Compagnia Regionale Marittima spa CoReMa… “  deputata  a svolgere il servizio di cabotaggio marittimo nel Golfo di Napoli in sostituzione della Caremar. Tanto viene richiamato anche nel ricorso in via straordinaria al Presidente della Repubblica dell’Autmare  in uno con l’Ass. forense dell’isola d’ischia;

successivamente, in data 3 nov. ’09,  la Regione Campania ribadisce la propria volontà sopra espressa nell’Accordo di Programma  “  tra il Governo, la Regione Campania e la Regione Lazio  per la regolamentazione del servizio pubblico di cabotaggio marittimo regionale “ .  In esso è chiaramente  scritto che l’impegno di privatizzazione  può avvenire  “ anche  attraverso la costituzione di società a capitale misto pubblico-privato con scelta del socio privato mediante procedura ad evidenza pubblica trasparente, concorrenziale e non discriminatoria “ ;

Va ricordato che l’art. 19- ter  del Decreto Legge 135 del 25 sett. del 2009  (  a cui si richiama il decreto dirigenziale del bando di gara 202/2012)  – legge di conversione 166 del 20 novembre 2009) parla di procedura per la privatizzazione che “ possono riguardare sia l’affidamento dei servizi marittimi sia l’apertura del capitale ad un socio privato”, dilemma mai affrontato dal Consiglio Regionale.

 

B)  in contrasto con la recente pronuncia della Corte Costituzionale ) 199/2012  che, richiamando i risultati referendari del 12 e 13 giugno 2011, boccia ogni ipotesi di privatizzazione dei servizi pubblici locali e supera ogni limite economico per gli affidamenti in house..

 

Considerato che il Consiglio Comunale di Ischia ritiene indispensabile per la comunità rappresentata, anche per il pieno rispetto del diritto costituzionale alla continuità territoriale ed alla mobilità, una gestione della società Caremar al 100% regionale o, in subordine, per una società pubblica al 51%  ( già varata dal Consiglio Regionale nella passata legislatura) che veda la partecipazione diretta dei Comuni del Golfo di Napoli., partecipazione già deliberata dal Comune di Ischia con la delibera di c.c. nr.          del

 

Ritenuto indispensabile che, in attesa della definizione di cui al punto precedente, la Regione provveda al Potenziamento della Caremar cui affidare i servizi minimi essenziali (corse lavorative, scolastiche, approvvigionamenti, sociali ecc.). A tale proposito si ritiene che occorra intervenire presso il Consiglio di Amministrazione della Caremar nella persona dell’Amministratore Delegato e presso la Regione Campania, in tutti gli Uffici competenti ( Presidenza, Assessorato ai Trasporti, IV Commissione Trasporti, ecc.) perché si trovino le modalità e le risorse economiche necessarie per mettere in esercizio tutte le unità navali di cui dispone la società al fine di ripristinare quanto prima le la piena operatività della flotta aziendale.

 

Ritenuto, altresì, di chiedere

A) alla Regione Campania l’ azzeramento dell’attuale piano dei servizi e ridefinizione del piano CAREMAR non più subordinato ai vuoti che lasciano i privati ( con particolare riguardo alla frequenza ed al distanziamento delle corse tra operatore pubblico e privato ), in uno con le indicazioni che vengono dai territori.

B) l’assegnazione dei servizi OSP ( Obbligo di Servizio Pubblico ) mediante gare europee per incentivare la libera e leale concorrenza nell’offerta e nella qualità dei servizi non escludendo il superamento delle attuali regole per i servizi residuali che privilegiano chi già tiene le linee in dispregio della competizione aziendale;

C)   sostituzione dei mezzi in avaria in tempi brevissimi;

D)  ridefinizione del piano tariffario sviluppando tariffe e titoli di viaggio che garantiscano  anzitutto il carattere sociale dei servizi di trasporto, il pendolarismo per la salute, per il lavoro e per lo studio e che non escluda il necessario raccordo tra tariffa ed economia turistica; che superi il singolo vettore e la singola modalità con abbonamenti e biglietti Unico terra-mare che consentano il pieno inserimento delle isole nel più ampio contesto regionale dell’Unico Campania, dando uguaglianza di cittadinanza e di diritti a chi vive o è costretto a pendolare per motivi di lavoro, di salute e di studio ed oggi anche per motivi di giustizia!

 

 

Acquisito il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e contabile degli atti  espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;

Con voti resi ed accertati nelle forme di legge; propongono di

D E L I B E R A R E

1.. Invitare la Giunta Municipale ad impugnare la delibera di GR nr. 444 del 09 agosto 2011 ed Decreto Dirigenziale dell’ AGC 14 n.202 del 12/07/ 2012 “attivazione della procedura ristretta per la privatizzazione, con cessione totale del capitale sociale, di Caremar e con affidamento alla medesima di contratto di servizio pubblico di cabotaggio marittimo nella regione Campania, …. “ GU n. 8 del 25/07/ 2012  – serie speciale contratti pubblici –  presso l’autorità giudiziaria competente per i motivi esposti in premessa;

 

2. Ribadire che è indispensabile per la comunità rappresentata, anche per il pieno rispetto del diritto costituzionale alla continuità territoriale ed alla mobilità, una gestione della società Caremar al 100% regionale o, in subordine, per una società pubblica al 51%  ( già varata dal Consiglio Regionale nella passata legislatura) che veda la partecipazione diretta dei Comuni del Golfo di Napoli., partecipazione già deliberata dal Comune di Ischia con la delibera di c.c. nr.          del

 

3. Invitare il Sindaco e la G.M., ciascuno per quanto di competenza,, in attesa della definizione di cui al punto precedente, intervenire presso la Regione affinchè provveda al potenziamento della Caremar cui affidare i servizi minimi essenziali (corse lavorative, scolastiche, approvvigionamenti, sociali ecc.).

 

4. Invitare il Sindaco e la G.M., ciascuno per quanto di competenza, affinchè intervengano presso il Consiglio di Amministrazione della Caremar nella persona dell’Amministratore Delegato e presso la Regione Campania, in tutti gli Uffici competenti ( Presidenza, Assessorato ai Trasporti, IV Commissione Trasporti, ecc.) perché si trovino le modalità e le risorse economiche necessarie per mettere in esercizio tutte le unità navali di cui dispone la società al fine di ripristinare quanto prima  la piena operatività della flotta aziendale.

 

5. Chiedere alla Regione Campania

A)l’ azzeramento dell’attuale piano dei servizi e ridefinizione del piano CAREMAR non più subordinato ai vuoti che lasciano i privati ( con particolare riguardo alla frequenza ed al distanziamento delle corse tra operatore pubblico e privato ), in uno con le indicazioni che vengono dai territori.

B) l’assegnazione dei servizi OSP ( Obbligo di Servizio Pubblico ) mediante gare europee per incentivare la libera e leale concorrenza nell’offerta e nella qualità dei servizi non escludendo il superamento delle attuali regole per i servizi residuali che privilegiano chi già tiene le linee in dispregio della competizione aziendale;

C)   sostituzione dei mezzi in avaria in tempi brevissimi;

D)  ridefinizione del piano tariffario sviluppando tariffe e titoli di viaggio che garantiscano  anzitutto il carattere sociale dei servizi di trasporto, il pendolarismo per la salute, per il lavoro e per lo studio e che non escluda il necessario raccordo tra tariffa ed economia turistica; che superi il singolo vettore e la singola modalità con abbonamenti e biglietti Unico terra-mare che consentano il pieno inserimento delle isole nel più ampio contesto regionale dell’Unico Campania, dando uguaglianza di cittadinanza e di diritti a chi vive o è costretto a pendolare per motivi di lavoro, di salute e di studio ed oggi anche per motivi di giustizia!