Cari amici,

nel mentre vi scrivo è in atto a Napoli, a Porta di Massa, una giusta rivendicazione sindacale dei lavoratori marittimi che temono per il loro posto di lavoro e si vedono privati del loro stipendio, già decurtato e saltuario in più occasioni, dalla società regionale Caremar a cui, per un’assurda decisione a livello governativo nazionale, viene negato in bilancio il previsto contributo statale per i servizi essenziali che offre, in dispregio all’ accordo di programma stato/regione sottoscritto tra le parti all’atto della cessione.

 

Uguale irresponsabilità amministrativa e politica la dobbiamo denunciare a livello regionale dove per effetto di una confusa politica assessoriale che ancora non sofferma la sua attenzione  e priorità sul diritto alla mobilità per i servizi essenziali, per gli isolani e per i lavoratori pendolari, che non può non essere che pubblico; un diritto che certamente non può essere elargito o legato al profitto di qualche azienda privata e che, pertanto la Caremar, fino a quando le istituzioni non ne avranno individuata un’altra equivalente, va difesa e potenziata.

 

Il servizio marittimo Caremar è un servizio di trasporto pubblico locale che non può essere soppresso, né tanto meno messo in liquidazione  così come intende fare  La Giunta Regionale con l’avvia della gara per la privatizzazione, di cui alla illegittima delibera di GR 444 del 9 agosto 2001 già impugnata dall’Autmare davanti al capo dello Stato ed oggi anche davanti al TAR e, a quanto pare,  anche da alcuni Comuni ( Forio, Ischia, Anacapri e Capri ).

 

Ma, a completamento di questa sintetica riflessione, è giusto pure evidenziare le responsabilità degli altri enti, dei sindaci sempre più colpevolmente sparpagnlaiti e di chi pur possedendo grosse responsabilità a livello regionale nulla fa per uscire dal suo irresponsabile silenzio; ma anche di chi gestisce della detta società che oggi non ha neanche più i soldi per acquistare il combustibile necessario per le normali esigenze di navigazione.

 

la situazione sta precipitando, siamo in piena emergenza!

Di tutto ciò  ed anche  di più andremo a riferire nell’Assemblea di cui in testata.

 

L’appuntamento che l’Autmare dà  all’Isola d’Ischia  ed a tutte le delegazioni che verranno dalle altre isole del Golfo non è certamente di routine poiché il momento è grave e non bastano più le parole forbire ed ingannevoli dei tanti che operano nelle istituzioni; né tantomeno possiamo fidarci di quelle  di un Assessore Regionale (  che peggio non si può! ) dal momento che il suo solo interesse è la privatizzazione che vuole realizzare ad ogni costo, anche sfidando le normali regole istituzionali  ed della democrazia partecipativa.

 

Occorre superare la superficialità e la saltuarietà con cui le istituzioni locali affrontano la tematica ed occorre che i cittadini s’impegnino a fondo per esaltare un giusto e forte  sentimento di indignazione che raggiunga tutti i livelli dello Stato. Facciamo in modo, dunque, che l’Assemblea di domenica – che deve leggersi senza padroni e  senza primogeniture – sia di tutti e  riesca pienamente nei suoi intenti di sensibilizzazione e di lotta.

 

Nicola Lamonica 338 6902828